canale di sicilia
9:09 pm, 19 Aprile 15 calendario

Barcone si inabissa con 700 migranti

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Marina continuano a perlustrare con i mezzi aeronavali il tratto di mare, circa 70 miglia a nord della Libia, dove sabato notte è naufragato un peschereccio di 20 metri sul quale – secondo alcuni testimoni – sarebbero stati stipati settecento migranti. Sino a ieri sera erano stati recuperati 24 cadaveri (portati a Malta), mentre 28 persone (secondo altre fonti 50) sono state tratte in salvo. Ma centinaia di corpi potrebbero essersi inabissati insieme allo scafo, prigionieri della stiva, e si teme che questa possa diventare la più grave tragedia per numero di vittime nel Canale di Sicilia.
La richiesta di aiuto
Il peschereccio proveniva dall’Egitto e sabato i migranti a bordo avevano lanciato una richiesta di aiuto con un cellulare. Sul posto era stata subito dirottata una grande nave mercantile portoghese, la portacontainer “King Jacob”, lunga 147 metri e già impegnata di recente nel recupero di migranti. La tragedia è avvenuta intorno alla mezzanotte, quando il barcone era appena uscito dalle acque libiche e si trovava a 100 miglia da Lampedusa. Quando le persone a bordo del malandato peschereccio hanno visto avvicinarsi la grande nave, si sarebbero spostate tutte sul bordo rivolto verso quel miraggio di salvezza e questo improvviso movimento avrebbe provocato il rovesciamento dell’imbarcazione.
Dinamica ancora non chiara
Ma la dinamica dell’incidente, come ha detto lo stesso premier Renzi, è ancora «nebulosa». È scattato così un gigantesco piano di soccorso, nella speranza che la temperatura mite del mare in questa stagione possa aumentare le possibilità di trovare dei superstiti. Oltre ai mezzi navali militari, sono giunti nell’area (molto distante dall’Italia) alcune navi mercantili e diversi pescherecci. «Questa vicenda non nasce dall’assenza di soccorsi: la nave c’era». Così il premier Renzi sulle polemiche per il passaggio dall’operazione Mare Nostrum a Triton: «Il luogo dell’affondamento – ha aggiunto Renzi – era al di fuori anche del tratto di competenza di Mare Nostrum. I soccorsi, poi, erano stati tempestivi».
METRO

19 Aprile 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA