Profughi, Fassino bussa al Governo

TORINO Sono arrivati ieri, intorno alle 14, i primi cento profughi di cui si dovrà fare carico il Piemonte. Gli immigrati sono giunti alla sede della Croce Rossa di Settimo Torinese, dove sono stati sottoposti allo screening sanitario e alla registrazione anagrafica. Poi sono stati trasferiti in strutture e locali sparsi nella regione: 70 sono stati alloggiati tra Torino e provincia, 10 sono stati accompagnati nel Biellese e circa 20 nel Vercellese.
Si tratta della prima tranche dei 700 migranti che a breve giungeranno in città. Sullo sfondo mille polemiche, con il centrodestra che chiede al sindaco di rendere comunicazioni in Consiglio Comunale e rimarca come si stiano spendendo troppi soldi per gli immigrati a danno degli italiani bisognosi. Nessun replica dal primo cittadino che però, ieri a Roma, ha fatto presente come gli enti locali siano ormai senza soldi. «Si devono garantire ai sindaci le risorse per gestire questo problema che non possono essere trovate nei bilanci comunali» ha detto Fassino, sottolineando: «C’è un problema di capienza praticabile. Occorre che la distribuzione di questa popolazione sia equa e investa tutti i territori».
Del problema si sta occupando anche il presidente della Regione Sergio Chiamparino, che chiede una «collaborazione reale tra Stato, Regioni ed enti locali», ma chiama in causa anche l’Europa: «Dobbiamo tenere presente che il problema profughi ha un’ampiezza tale da imporre un’urgente presa in carico a livello europeo, sia nella fase del contrasto al traffico di esseri umani, sia per quanto riguarda l’accoglienza e l’inserimento di queste persone».
REBECCA ANVERSA