Bullismo, l’aggressore è femmina in un caso su tre
ROMA. Un ragazzo italiano su tre dichiara di essere stato vittima di episodi di bullismo. La fascia d’età più esposta si conferma quella compresa tra i 14 e i 17 anni, dove i bullizzati sono quasi 2 su 5. E cresce in modo “preoccupante” il fenomeno “al femminile”: una vittima su 3 denuncia infatti la presenza femminile tra gli aggressori. È quanto emerge da una ricerca svolta su 15.268 ragazzi intervistati dal portale Skuola.net per la campagna educativa itinerante “Una vita da social” della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Dalla ricerca emerge anche che i bulli agiscono soprattutto in gruppo (nel 72% dei casi) e tendono a preferire vittime dello stesso sesso. A dispetto delle notizie di cronaca degli ultimi tempi, il bullismo continua a svilupparsi soprattutto offline: l’87% delle vittime è stato infatti preso di mira esclusivamente o prevalentemente nella vita reale. E ancora: emerge una certa difficoltà per le vittime a parlare degli atti di bullismo subiti: 1 su 3 non ne parla con nessuno, il 30% per vergogna.
Prevenzione
«L’unica arma veramente efficace – spiega Antonio Apruzzese, Direttore del Servizio Polizia Postale è l’incisiva e costante campagna di sensibilizzazione e prevenzione per i ragazzi e di formazione informazione per insegnanti e genitorihe». La Polizia, attraverso il progetto itinerante “Una vita da social”, ha già raggiunto sul territorio e sui social, un numero elevatissimo di ragazzi e genitori.
METRO/foto Skuola.net
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