Cinema/dal 9 nelle sale
6:56 pm, 2 Aprile 15 calendario

Con Battista si ride in “Uno, anzi due”

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA «È il mio primo film con la mia faccia sempre in primo piano. Lo volevo fare solo con attori veterani dello spettacolo e soprattutto con romani perché non se ne può più di vedere film girati a Roma interpretati da non romani». Questo premette Maurizio Battista presentando il suo primo film “Uno  anzi due”  (dal 9 aprile nei cinema) tutto costruito su di lui da Francesco Pavolini in regia che ammette: «Ho cercato di portare al cinema il meglio della comicità di Battista ma inquadrandola in una struttura narrativa». 
Cornice una Roma di ponti, cominciando da quello da cui si vuol buttare il protagonista all’inizio del film. E, tra l’improvvisazione a raffica di  Battisti e Tiziana Cruciani, nel mezzo di tanta romanità (piena zeppa di cinesi e cineserie) arriva il mago Silvan a fare il prete smemorato: «Sono onorato di questo piccolo ruolo perché  stimo un sacco Battista e ho appena finito di lavorare a teatro con lui». 
Per non dire di Ninetto Davoli divertito e oltre le perplessità iniziali: «Mi hanno fatto questa proposta quando stavo a Venezia per il film su Pasolini e ho pensato che era un bel passo ma non sapevo come avrei potuto fare il padre di Battista per ragioni anagrafiche… Poi l’ho fatto e vedrete come».
Claudia Pandolfi chiosa: «Ho interpretato un personaggio molto sopra le righe che mi ha divertito un sacco. Di solito tendono a farmi fare gli stessi ruoli drammatici ma questo ruolo comico è nelle mie corde perché io sono un po’ caciarona anche nella vita». 
E la comicità si addice anche a Ernesto Mahieux, qui padrone di casa, puttaniere ma buono: «Finalmente un film comico invece dei soliti ruoli da cattivo, mafioso, trucido: qui sono solo un po’ zozzone».
SILVIA DI PAOLA
 

2 Aprile 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA