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2:06 pm, 27 Marzo 15 calendario

Copilota suicida ha voluto lo schianto

Di: Redazione Metronews
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FRANCIA Lo schianto dell’Airbus della Germanwings sulle Alpi francesi è stato causato volontariamente dal giovane copilota, per motivi ancora sconosciuti. La svolta nelle indagini è arrivata a meno di 48 dal disastro, grazie alle registrazioni delle conversazioni audio dell’unica scatola nera recuperata. Il procuratore di Marsiglia ha spiegato che il copilota, Andreas Lubitz, 27enne di nazionalità tedesca, ha approfittato di un momentaneo allontanamento del comandante per bisogni fisiologici e si è rinchiuso nella cabina.
Ha manipolato i bottoni
Rimasto solo al comando dell’aereo, ha manipolato i bottoni per azionare la discesa, fino allo schianto. «L’azione – ha sottolineato il procuratore – non può che essere stata volontaria». Nessuna risposta anche agli appelli della torre di controllo di Marsiglia, in cabina il silenzio è rotto solo dal respiro regolare del copilota, fino all’ultimo lucido e determinato nel suo folle gesto. Secondo i media tedeschi, Lubitz, assunto nel settembre 2013 e con 630 ore di volo alle spalle, aveva sospeso l’addestramento a causa di un esaurimento da stress e depressione. Proprio questa sembra la pista privilegiata, più che un improbabile legame con il terrorismo.
Le urla all’ultimo istante
Dall’audio è emerso che il comandante ha tentato di buttare giù la porta della cabina, blindata come previsto dalle norme internazionali. I passeggeri del volo «si sono resi conto di quanto accadeva solo pochi istanti prima dell’impatto», quando nella registrazione si sentono delle urla.
“Mai più uno solo in cabina”
I regolamenti europei, a differenza di quelli Usa, non impediscono che uno dei piloti rimanga solo nella cabina. Ma ora diverse compagnie (Alitalia, Norwegian Air Shuttle, Easyjet e Air Transat) hanno annunciato l’immediato ripristino di questa regola. Il copilota Andreas Lubitz «aveva superato tutti i test medici e psicologici», ha affermato l’ad di Lufthansa, Carsten Spohr, riconoscendo tuttavia che «un avvenimento simile non si può mai escludere del tutto». Oltre a essersi formato alla scuola di volo di Lufthansa, Lubitz aveva ricevuto il certificato di eccellenza della Federal Aviation Administration (Faa), l’organizzazione americana della sicurezza dei voli. Ieri sono giunte a Seyene-Les-Alpes le famiglie delle vittime e si è tenuta una prima toccante cerimonia commemorativa. Presto avranno inizio le operazioni di identificazione dei corpi già recuperati dai soccorritori.
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27 Marzo 2015
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