Amore amnesia e rivoluzione

CINEMA Zhang Yimou ricomincia dall’intimità del melò. Dopo i blockbusters di successo il regista torna al suo passato con “Lettere di uno sconosciuto”, storia (che vi farà piangere) di una donna travolta dalla ferocia della dittatura. Ha visto suo marito portato via a forza e sparire solo perchè era un intellettuale nel bel mezzo della Rivoluzione Culturale cinese e, quando lui torna finalmente a casa, lei non lo riconosce: «Ha perso la memoria come per sopravvivere al dolore – racconta il regista- È la storia che arriva dalle pagine di Yan Geling, cinese che vive negli States , storia che era piena di elementi strettamente politici che avrebbero, se trasferiti sullo schermo, dato tutto un altro sapore al film». Così punta su altro il maestro del melò che non si smentisce e ci rimanda un’ immagine di donna che ogni anno lo stesso giorno va a cercare il marito (che la accompagna ma che lei non riconosce) alla stazione e tiene alto il suo cartello con la scritta del nome. Idea venuta a Gong Li che qui torna a lavorare con Zhang Yimou e confessa: «Questo è stato di certo il ruolo più difficile della mia carriera. Mi vedrete invecchiata, il mio personaggio si spegne pian piano mentre aspetta il marito che ha al suo fianco e che lei non riconosce. Ed è stato molto interessante lavorare con l’esordiente Zhang Huiwen che è una giovane ballerina che cambia insieme a me nel film ed è lo specchio delle illusioni e disillusioni di molti giovani, non solo cinesi, non solo di ieri».
SILVIA DI PAOLA
silvia di paola
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