Tumori
6:08 pm, 24 Marzo 15 calendario

La Jolie contro il cancro si fa togliere le ovaie

Di: Redazione Metronews
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USA. Angelina Jolie ha annunciato sul New York Times di essersi sottoposta a un intervento per l’asportazione chirurgica delle ovaie. L’attrice premio Oscar firma un articolo “confessione” in cui spiega le motivazioni della sua scelta, destinata a far discutere. Già due anni fa aveva sollevato non poche  polemiche la sua decisione di operarsi al seno, sottoponendosi a una mastectomia, dopo aveva scoperto di avere il gene Brca1. Questo mattoncino del codice genetico aumenta in modo considerevole il rischio di essere colpiti da un tumore al seno o alle ovaie. Ora lo spettro del cancro è tornato a bussare alla sua porta, il suo dottore – come racconta nell’articolo-diario – le ha detto di aver trovato valori elevati di alcuni marcatori “spia” di un processo infiammatorio, il possibile segnale di una fase iniziale di un cancro ovarico. «Non tutte le donne devono per forza ricorrere a questa scelta – ha scritto la Jolie, che ha perso la madre per un tumore – ci sono anche altri metodi preventivi».
«Una decisione sacrosanta», secondo l’oncologo Umberto Veronesi. Il cancro alle ovaie e quello al seno, ricorda Veronesi, «rappresentano insieme la più grande minaccia oncologica per la donna. E aver trovato un gene che indica l’aumento di rischio è una conquista straordinaria di cui tutte le donne dovrebbero avvantaggiarsi». Tanto che lo scienziato lancia un appello all’universo rosa: «Non abbiate paura di sapere. Fate i test genetici, se necessario». Per Veronesi, infatti, «il messaggio più importante della vicenda  Jolie deve essere quello di avvicinare tutte le donne che hanno  familiarità» per il cancro al seno e alle ovaie «ai test genetici, che permettono di prendere decisioni consapevoli e ragionate».
L’oncologa: “una scelta giusta”
 «Una scelta giusta» quella di togliere le ovaie per Angelina Jolie: per lei era come convivere con «una bomba ad orologeria». Ne è convinta Adriana Bonifacino, responsabile del Centro di senologia dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, sentita dall’Adnkronos.  «La vicenda della Jolie non va assolutamente derubricata ad eccentricità da vip». Quella di togliere le ovaie, nella situazione della Jolie, «è una prassi normale. La mutazione Brca1 è quella più rischiosa. E il tumore che ne può derivare è il più aggressivo. Si ha l’85% di probabilità di ammalarsi di cancro al seno e il 70% di sviluppare tumore alle ovaio».  Le strade possibili sono due, spiega la Bonifacino: «Fare come ha fatto la Jolie, oppure sottoporsi a un programma di sorveglianza che è molto duro. In questo caso si ha solo la possibilità di scoprire il tumore molto  precocemente». In Italia l’esame del Dna per la ricerca dell’eventuale gene mutato Brca1 e Brca2, se regolarmente prescritto, è rimborsato dal Ssn. Una volta effettuato il test «occorrerebbe puntare di più sul  counselling medico», auspica Andrea Urbani, presidente della Società europea di proteomica.
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24 Marzo 2015
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