ATTENTATO AL BARDO
7:56 pm, 22 Marzo 15 calendario

Rientrati in Italia i croceristi superstiti di Tunisi

Di: Redazione Metronews
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GENOVA È tornata a casa ieri mattina, attraccando al porto di  Savona, la Costa Fascinosa, sulla quale viaggiavano sei delle vittime dell’attentato al museo Bardo a Tunisi e quasi in contemporanea ha attraccato a Genova la Msc Splendida che ha dovuto contare 9 vittime. I crocieristi raccontano l’incubo che hanno vissuto. «Ero sul pullman quando un ragazzo ha gridato “stanno sparando, buttati giù” e così facendo mi ha salvato la vita», ha detto  Elisabetta Ravera, una delle passeggere di Costa Fascinosa rimasta coinvolta nell’attentato davanti al museo. Elisabetta racconta di essersi «buttata a terra, sentivo i colpi di kalashnikov venire sempre più vicini e a un certo punto un colpo mi ha assordato».  Ricorda  poi  Francesco Rufino, un altro passeggero Costa con la famiglia: «Noi a Tunisi non siamo proprio scesi dalla nave scesi perché mio figlio di 11 anni, che si era documentato su internet, aveva paura dell’Isis». Quasi in contemporanea ha attraccato a Genova anche l’altra nave degli italiani in vacanza, la Msc Splendida, dove viaggiavano altre 9 vittime dell’attentato di Tunisi e con 13 passeggeri rimasti feriti. I primi a scendere sono stati 5 giapponesi che, tenendosi per mano, hanno raggiunto in silenzio i pullman, poi dalla passerella sono scesi i 43 studenti dell’istituto Nautico genovese San Giorgio,  sfuggiti all’attentato  perché la preside della scuola, da Genova, aveva vietato loro di scendere  a Tunisi.
Terza torinese ferita
C’è una terza turista torinese, di cui non si era avuta alcuna notizia, tra i feriti dell’attentato di Tunisi. È Danila Pollara, 61 anni, impiegata, di Moncalieri. Le sue condizioni non sono gravi. La connazionale è stata trasportata all’ospedale Molinette di Torino.  Le condizioni dell’altra dipendente comunale ferita invece, Anna Abagnale, ne hanno fatto slittare il ritorno in Italia che avverrà nei prossimi giorni, probabilmente già oggi.
Cittadini in coda, davanti a Palazzo di Città a Torino, sin dalle 10 quando è stata aperta la camera ardente nella Sala Colonne del Municipio per le vittime torinesi dell’attentato.  Anche il sindaco, Piero Fassino, con la fascia tricolore ha reso omaggio alla dipendente comunale uccisa e al marito di un’altra dipendente. E oggi bandiere a mezz’asta su tutto il territorio nazionale, nel giorno dei funerali delle vittime dell’attacco.
Caccia al terzo uomo
A quasi una settimana dall’attentato  è salito ad oltre 20 il numero degli arrestati sospettati di essere militanti dell’Isis o di avere legami con il terrorismo islamico. Ma è caccia al terzo attentatore ancora in fuga. Il ricercato è Maher Ben Mouldi Gaydi. Il ministro dell’Interno tunisino ha spiccato un mandato di cattura contro di lui, invitando i cittadini a trasmettere alle autorità ogni informazione utile alla sua cattura. È stato qualificato come persona «estremamente pericolosa» e capace di compiere altri atti come quello di mercoledì scorso. Secondo le autorità tunisine potrebbe essere lui la mente dell’attacco.
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22 Marzo 2015
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