LAZIO E MALAVITA
11:49 pm, 19 Marzo 15 calendario

Mafie: in tutto il Lazio gli interessi di 88 clan

Di: Redazione Metronews
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ROMA Sono 88 i clan mafiosi presenti su tutto il territorio regionale, di cui 35 appartenenti alla ‘ndrangheta, 16 a cosa nostra, 29 alla camorra, 2 alla sacra corona unita, 6 autoctone. Nel 2008 ne erano stati registrati 60.
È il risultato del censimento condotto per la stesura del Rapporto “Mafie nel Lazio”, scritto dall’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, in collaborazione con la Fondazione Libera Informazione, e presentato ieri presso la Sala Capranichetta a Piazza Montecitorio. Il documento è un resoconto fedele di alcune delle diverse attività di indagine messe in atto dalla magistratura e dalle forze di Polizia nel corso degli anni e ricostruisce i diversi stadi dell’infiltrazione mafiosa nel corso degli ultimi 30 anni, dalla presenza all’insediamento, per arrivare in tempi recenti al vero e proprio radicamento. La lettura del rapporto offre un’analisi accurata e puntuale sulla penetrazione della criminalità organizzata nella nostra Regione. «Nel solo 2014, in provincia di Roma, sono stati sequestrati 849 beni immobili, 593 beni mobili e 339 aziende, per un valore di oltre un miliardo di euro». Questo il numero dei sequestri operati dal Tribunale per le Misure di Prevenzione di Roma su indicazione della DDA, evidenziato nel rapporto. Secondo questi dati, «Roma è la terza città per sequestri di beni dopo Milano e Palermo, il Lazio è invece la sesta Regione per le confische dei beni mafiosi».
La dimensione del riciclaggio, oltre che dalla quantità dei beni sequestrati e confiscati, viene rilevata anche dal «numero delle segnalazioni delle operazioni finanziarie sospette che, per il 2013, la Banca d’Italia indica in 9188. Un dato che rappresenta il 14% delle operazioni nazionali e che vede il Lazio al secondo posto dopo la Lombardia (la stima di queste operazioni è di circa 10 miliardi)».  «Nel Lazio c’è troppo da fare contro le cosche e il tempo è molto poco» ha commentato durante la presentazione Michele Prestipino (nella foto), procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia
OMNIROMA

19 Marzo 2015
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