L'isis rivendica la strage
10:43 pm, 18 Marzo 15 calendario

Terrorismo a Tunisi Uccisi quattro italiani

Di: Redazione Metronews
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TUNISI Quattro italiani sono rimasti uccisi in un attacco a Tunisi al Museo del Bardo (che nel 2014 è stato visitato da 252mila italiani). Tra di loro, un pensionato di 64 anni di Novara: Francesco Caldara. Cinque invece sono rimasti feriti, ricoverati in tre diversi ospedali.
In totale le vittime dell’assalto sono state almeno 22, forse di più, tra cui 20 turisti stranieri, con decine di feriti.
Alcuni terroristi armati di kalashnikov avrebbero prima dato l’assalto al Parlamento di Tunisi, poi hanno sparato contro un pullman di turisti e infine sono rimasti asserragliati al Museo per più di due ore dopo aver preso in ostaggio decine di persone. Secondo un’altra versione l’attacco sarebbe stato invece subito diretto contro il Museo. Un blitz delle forze di sicurezza ha messo fine all’assedio e ha ucciso alcuni uomini del commando. Anche su questo le versioni sono contraddittorie: secondo alcune fonti il commando sarebbe stato composto da quattro o cinque uomini vestiti in borghese, e tre di loro sarebbero stati uccisi, mentre due sarebbero stati catturati. Il premier tunisino Habib Essid ha confermato che tra le vittime ci sono stranieri provenienti da Italia, Spagna, Polonia, Germania, Colombia, Brasile, Sudafrica. Essid ha lanciato un appello «al popolo tunisino in questa fase complicata di serrare i ranghi, perché la guerra contro il terrorismo sarà lunga, ma insieme vinceremo».
L’attacco ha ottenuto subito il plauso dello Stato islamico. Il battaglione Bin Nafi, gruppo islamico radicale, e una parte dell’organizzazione islamista Ansar al-Sharia avevano annunciato un’alleanza con il califfato di al-Baghdadi, minacciando attacchi contro il governo tunisino. Secondo un esperto tunisino di sicurezza ci sarebbero «400 cellule terroristiche dormienti in Tunisia».
Croceristi a lungo sotto il fuoco
«Qui stanno sparando a tutti! Vi prego, aiutateci!». Questa la drammatica testimonianza di una dipendente del Comune di Torino in diretta telefonica dall’interno del Museo. Un’altra donna ha parlato di ragazzini armati. Erano centinaia gli italiani nella zona turistica del Museo del bardo. Tra loro anche due ebrei romani, molti dipendenti del comune di Torino, alcuni studenti di Salerno e Catanzaro, numerosi crocieristi a bordo delle navi della Costa (che ripartirà solo oggi) e della MSC e in tour in città. Alcuni sono rimasti lontani dal cuore dell’attacco, altri erano nella zona ma sono riusciti a mettersi subito in salvo, a volte scappando attraverso le scale di sicurezza. Altri ancora sono invece rimasti a lungo bloccati dentro le sale del Museo e sono stati liberati dal blitz delle forze speciali.
I tunisini scendono in piazza
Alcune migliaia di persone sono scese in piazza a Tunisi per condannare l’azione terroristica lanciando slogan come «Il terrorismo non ha religione» e «Tunisia libera e il  terrorismo fuori». I manifestanti hanno presidiato la zona del Museo del Bardo.
A Torino  il portavoce della comunità tunisina ha portato la solidarietà alla città. Oggi alle 20.30 in piazza Palazzo di Città ci sarà una grande manifestazione.
O.BA.

18 Marzo 2015
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