Israele, Netanyahu vince e tiene la destra al governo

ISRAELE Smentendo tutti i pronostici e i risultati dell’exit poll, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu è uscito vincitore dalle elezioni. Il suo partito Likud ha conquistato 30 dei 120 seggi della Knesset. I suoi avversari di centro sinistra dell’Unione Sionista si sono fermati a 24.
Galvanizzato dalla vittoria, Netanyahu ha promesso di mettersi subito  al lavoro per formare una nuova coalizione, con l’obiettivo di  giungere ad un nuovo governo di destra entro «due o tre settimane». Suoi alleati saranno i partiti nazionalisti, religiosi e dei coloni. Formerò «un governo forte e stabile» che si occuperà «della sicurezza e le sfide socioeconomiche», ha detto il premier che probabilmente sarà confermato per il suo terzo mandato consecutivo.
Netanyahu ha ricevuto le congratulazioni di molti, a partire dal rivale Herzog, ma la freddezza è palpabile. Per gli Stati Uniti ha chiamato Kerry, mentre Obama – con cui il rapporto è pessimo – ha fatto sapere che chiamerà «nei prossimi giorni». L’Onu ha espresso l’augurio che si riprenda il processo di pace verso la soluzione dei “due Stati”. Dure invece le reazioni palestinesi: l’Anp ha annunciato che proseguirà nella linea del riconoscimento unilaterale della Palestina.  
Netanyahu
Vinte le elezioni, il leader del Likud Benjamin Netanyahu si appresta a diventare primo ministro israeliano per la quarta volta, la terza consecutiva. “Bibi”, nato a Tel Aviv il 21 ottobre 1949, ha studiato negli Stati Uniti e ha servito nelle forze speciali dell’esercito. Nel 2005 abbandonò il governo Sharon in disaccordo con il ritiro unilaterale da Gaza. Nel 2009 divenne premier benché non fosse arrivato primo alle elezioni.
METRO