Israele, testa a testa dopo voto al veleno

ISRAELE Testa a testa tra Benjiamin Netanyahu e Isaac Herzog alle elezioni israeliane con 27 seggi ciascuno su un Parlamento di 120 membri. È il dato che emerge dai primi exit poll di Channal 10. La lista unita araba avrebbe 13 seggi. Sono i primi dati alla fine di una giornata infuocata, velenosa, caratterizzata da polemiche ad urne aperte. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha assicurato i suoi elettori che «in alcun modo ci sarà un governo di unità nazionale» con Unione sionista in Israele (l’alleanza di centro-sinistra). «Non c’è alcun punto comune che ci unisca», ha dichiarato su Internet dopo che un giudice gli ha impedito di parlare in televisione. Ma ben più rumore hanno fatto le sue dichiarazioni sugli elettori arabi, cittadini israeliani: «Gli elettori arabi stanno andando a votare in massa (per la prima volta i 4 partiti arabi si sono presentati uniti, ndr). Le organizzazioni di sinistra li portano ai seggi con gli autobus», ha accusato esortando gli elettori a votare per il partito conservatore, sottolineando che «il governo controllato dalla destra è in pericolo». «È nel panico», ha reagito lo sfidante Herzog; «Nessun altro leader occidentale avrebbe osato pronunciare un commento così razzista», ha affermato Shelly Yacimovich, esponente dell’Unione Sionista.
Affluenza al 65,7%, la più alta dal 1999.  
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