Il Tar annulla i rincari per le strisce blu a Roma
ROMA Dopo la bocciatura delle tariffe per gli asili nido e quella per i rincari delle Ztl, ancora una sconfitta del Comune davanti al Tar del Lazio e una vittoria dei consumatori. I magistrati amministrativi hanno infatti accolto il ricorso del Codacons e bocciato le nuove tariffe per la sosta entro le strisce blu: annullato l’adeguamento dell’imposta oraria a 1,50 euro (in tutte le aree, sia entro che fuori le Ztl) e sospese sia quella agevolata giornaliera da 4 euro per otto ore continuative che quella mensile da 70 euro. Per il Tar, il Campidoglio ha utilizzato ingiustificatamente “la leva finanziaria quale strumento esclusivo per migliorare l’utilizzo degli spazi di sosta tariffata”. E quindi prima di rimodulare i prezzi, “non vi è stata alcuna verifica circa la domanda di sosta nelle diverse zone tariffate, né alcuna differenziazione è stata operata tra soggetti che provengono da zone già coperte da servizi forti di trasporto pubblico e utenti che invece si spostano da zone non adeguatamente servite”.
I consumatori
Esulta il Codacons: «Gli aumenti erano abnormi e non trovavano giustificazione alcuna nella realtà -spiega il presidente dell’Associazione Carlo Rienzi – Non solo infatti le tariffe sono aumentate del 50%, ma addirittura sono state cancellate quelle agevolazioni per i meno abbienti o per chi è costretto a parcheggiare sulle zona a pagamento quando si reca a lavoro e deve sostare 8 o più ore. Il Campidoglio, in sostanza, aveva trasformando le strisce blu della capitale in veri e propri parcheggi per ricchi».
La reazione di Improta
Per Guido Improta, Assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale, «il Tar in questa occasione si spinge a compiere delle valutazioni politiche che non ci convincono proprio. Proporremo pertanto ricorso al Consiglio di Stato verso una sentenza che è culturalmente sbagliata».
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