Expo
8:05 pm, 16 Marzo 15 calendario

Expo: le mani di Acerbo anche sul Palazzo Italia

Di: Redazione Metronews
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MILANO Un nome che ritorna. È quello di Antonio Acerbo, riassurto ieri agli onori delle cronache (giudiziarie) con la bufera sugli appalti pubblici proveniente da Firenze. L’ex manager di Expo è infatti accusato dalla procura toscana di turbativa d’asta per aver pilotato la gara per il Palazzo Italia. Con l’ex sub commissario di Expo ed ex responsabile unico del Padiglione Italia (che a Milano ha chiesto di patteggiare 3 anni per corruzione e turbativa d’asta per l’appalto delle Vie d’Acqua Sud) è indagato Andrea Castellotti, ex facility manager del Padiglione Italia anch’egli coinvolto nel fascicolo milanese.
Secondo gli inquirenti, Acerbo “in qualità di responsabile unico del procedimento relativo al bando di gara adottato dalla spa Expo 2015 per l’aggiudicazione dei lavori di realizzazione del cosiddetto Palazzo Italia (per un importo complessivo di 25.284.697,29 euro)” avrebbe turbato la gara, “pilotandone l’aggiudicazione in favore della società Italiana Costruzioni, alla guida di un’associazione temporanea di imprese (composta anche dal Consorzio Veneto Cooperativo) che ha vinto la commessa”. In pratica lo stesso gioco fatto con le Vie d’Acqua, solo che allora la società era la Maltauro.
Un ruolo importante nell’organizzazione avrebbero avuto, oltre a Stefano Perotti (protagonista con la sua società di molti degli appalti sotto la lente dei pm toscani), anche Giacomo Beretta (ex assessore al Bilancio della Giunta Moratti), Andrea Castellotti, Attilio e Luca Navarra e Alessandro Paglia. Insieme, avrebbero concordato il bando e pilotato la gara. Perotti, inoltre, è stato direttore dei lavori del primo e secondo Lotto della M5, incarico, che ha specificato ieri l’assessore Maran, “non svolge più da un anno”.
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16 Marzo 2015
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