Tassisti-stewart La sfida a Uber
TORINO «Andiamo dritti per la nostra strada. Dobbiamo promuovere il nostro lavoro e raggiungere un numero sempre più ampio di clienti». Così Federico Rolando, portavoce dei tassisti torinesi spiega l’iniziativa che prenderà il via nel week end. Alcuni tassisti volontari si trasformeranno in steward, con tanto di pettorina gialla con la scritta taxi, e stazioneranno davanti a una decina di discoteche per informare i giovani delle tariffe e delle agevolazioni di cui si può approfittare usando le auto bianche. Insomma i tassisti hanno deciso di fare promozione in quel bacino di utenti, gli adolescenti e i giovani, in cui Uber ormai la fa da padrone.
Certo è che la presenza dei tassisti davanti alla discoteche metterà a dura prova anche il coraggio dei driver dell’app californiana che temono di essere aggrediti mentre fanno salire un cliente. E a chi accusa i tassisti di mettere in piedi iniziative che suonano come azioni di boicottaggio contro Uber, Rolando risponde piccato: «Non ci curiamo degli illegali».
REBECCA ANVERSA
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