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9:17 pm, 12 Marzo 15 calendario

Cdm vara il ddl Scuola con 100.701 assunzioni

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Sanare una ferita clamorosa, con oltre 20 anni di promesse non mantenute e generazioni di precari». Così il premier Matteo Renzi definisce l’inserimento nel ddl Scuola varato dal consiglio dei ministri dell’assunzione di 100.701 docenti delle graduatorie ad esaurimento «con i quali lo Stato aveva preso un impegno» (mentre restano fuori le graduatorie d’istituto e, per ora, anche i 23 mila docenti della materna che dovranno attendere un anno per il riordino del progetto educativo da 0 a 6 anni).
“Da ora in poi soltanto concorsi”
Svuotate le graduatorie, ha messo in chiaro Renzi, «si assumerà solo per concorso» e finirà «l’utilizzo strumentale» del precariato. Le nuove assunzioni – ha precisato il ministro Stefania Giannini – potenzieranno del 9,8% le risorse umane della scuola. Ma con il ddl – che ora passa al Parlamento – sono tante le cose destinate a cambiare: più autonomia con la personalità giuridica («scuole aperte alla comunità – ha detto Renzi – come cuore e motore del territorio»); presidi che potranno scegliere gli insegnanti «dentro un Albo» e «dovranno rispondere del loro operato»; la definizione da parte di ogni istituto dell’organico funzionale per superare le sovraffollate “classi pollaio” e le supplenze: «Ogni scuola fisserà il fabbisogno di professori, che andrà oltre il numero delle cattedre. Sarà il preside, come un allenatore, a far funzionare la squadra e ad utilizzare in caso di assenze le risorse interne».
“Card del prof” da 500 euro l’anno
Ai prof arriverà «un piccolo gesto di attenzione», una card da 500 euro l’anno per «spese culturali»; restano gli scatti di anzianità ma ci saranno 200 milioni di euro «in aggiunta sul merito». Rafforzato l’insegnamento di musica, arte, lingue, educazione motoria. «Ci dovrà essere poi una trasparenza totale – ha concluso Renzi – le scuole dovranno mettere on-line tutti i curricula dei singoli professori e anche i bilanci in forma chiaramente leggibile».
Studenti in piazza
Giornata di cortei e manifestazioni di studenti in tutta Italia contro il ddl Scuola. Da Milano a Roma, da Torino a Cagliari gli studenti dell’Uds si sono messi in marcia “Contro la scuola di classe”. A Milano, dove non sono mancati momenti di tensione fra i manifestanti e le forze dell’ordine, gli studenti erano circa un migliaio e si sono diretti verso il palazzo della Regione Lombardia. La manifestazione romana aveva in testa lo striscione: “12 marzo, una generazione che non si arrende”. A Torino gli studenti hanno lanciato matite e penne verso la sede del Miur.
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12 Marzo 2015
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