Aperta un'inchiesta
8:29 pm, 10 Marzo 15 calendario

Sui rimborsi pazzi Fnm proclama la sua innocenza

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI Portano la firma di Alessandro Orlandi molti dei documenti sequestrati lunedì 2 marzo dai carabinieri nella sede di Ferrovie Nord Milano. Un nome importante il suo, perché fino a giugno 2014 è stato il capo dell’internal audit di Fnm e Trenord. Era cioè quello che si accertava che bonus, rimborsi e spese dei manager delle società partecipate da Regione Lombardia fossero in regola. A interromperne la carriera ci hanno pensato i pm della procura di Palmi, che lo hanno arrestato l’anno scorso per truffa ed evasione fiscale. Ora la sua attività e quella di chi ne ha preso il posto, è finita sotto la lente dei pm di Milano che hanno aperto un’inchiesta (contro ignoti) sui rimborsi e sui bonus ottenuti dai manager Fnm. Tra il materiale contestato: bollette di cellulari, multe, conti di ristoranti.  I pm hanno chiesto “disposizioni/autorizzazioni/risarcimenti di spesa a qualsiasi titolo riconducibili all’ufficio di presidenza” da gennaio 2011 al 2 marzo 2015. Fnm ha fatto sapere che: “Tutte le spese sostenute sono riportate nei documenti sociali secondo i criteri contabili internazionali ai quali la Società è tenuta. Fnm chiude da anni i suoi bilanci in attivo, grazie a una gestione rigorosa dei conti e a una politica industriale di diversificazione che ha reso possibile sostenere in proprio investimenti in mezzi di trasporto di cui beneficia il Tpl lombardo”. 
ANDREA SPARACIARI

10 Marzo 2015
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