LAVORO A RISCHIO
11:13 pm, 10 Marzo 15 calendario

Il call center di Roma delocalizzato a Crotone

Di: Redazione Metronews
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ROMA È appeso a un filo il futuro di 270 lavoratori romani addetti al servizio capitolino di call center “060606”, gestito dalla società Almaviva. Ieri i dipendenti sono tornati a far sentire la loro voce sotto il Campidoglio, chiedendo al sindaco ignazio Marino risposte certe sul loro futuro.
Il 31 marzo scade infatti la proroga che il Comune aveva concesso ad Almaviva e allo “060606”, dopo luglio l’amministrazione aveva indetto una nuova gara d’appalto per il servizio, vinto dalla Abramo Customer Care di Crotone, con il criterio del massimo ribasso. In sostanza, la società calabrese si è aggiudicata l’appalto abbattendo i costi del 30,55% rispetto alla base d’asta. Un prezzo insostenibile per Almaviva, che dal 2008 aveva formato i lavoratori dello “060606”, tutti romani e ottimi conoscitori del territorio, assunti a tempo indeterminato, nel pieno rispetto del Contratto collettivo nazionale di lavoro, garantendo una qualità del servizio che, spiegano ora dipendenti e sindacati, e come denuncia da mesi Almaviva è prossima a scomparire, con ricadute pesanti sulle famiglie dei lavoratori, per l’80% donne e con un’età media di 44 anni.
Il servizio “060606” affidato alla Abramo, impegnerà, come riportato dalla stampa locale – 130 lavoratori delocalizzati in Calabria, ancora in corso di formazione, con contratti a tempo (precari) di 3,6 e 9 mesi, rinnovabili fino a due anni. E in molti tra i lavoratori Almaviva temono che lo “060606” possa essere affidato a operatori albanesi, dove il costo del lavoro è ancora più basso (3 euro l’ora).
PAOLO CHIRIATTI

10 Marzo 2015
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