Comuni con le casse vuote L’Anci chiede un decreto
Roma. Comuni sul piede di guerra contro il governo: «Oggi invierò una lettera al premier affinchè vari subito un Decreto Enti Locali per sanare le situazioni irrisolte»: lo ha detto ieri il presidente dell’Anci, Piero Fassino, spiegando anche che la lettera sarà firmata da 8mila sindaci.
Mancano i soldi nelle casse comunali, insomma e, soprattutto, con la sparizione delle province sono ricaduti sulle spalle dei Comuni una serie di oneri fiscali residuali. Oltre alle casse vuote c’è un problema fiscale perchè «entro il 30 aprile i Comuni devono approvare i bilanci del 2015, quindi occorre offrire loro gli strumenti per poterlo fare, senza i quali risulta impossibile».
I Comuni poi sono anche strozzati dalla Cassa depositi e prestiti: Fassino ha poi chiesto «un tavolo immediato» per rinegoziare i mutui contratti con i Comuni, arrivati ormai «a livelli insopportabili».
Bisogna «trasformare in legge l’intesa raggiunta sull’allentamento del patto di stabilità». Poi i sindaci chiedono di rifinanziare il fondo compensativo del 2014 da 625 milioni per evitare che «1.800 Comuni abbiano una riduzione di gettito nel passaggio dall’ Imu alla Tasi». Alle città metropolitane «i tagli impediscono di assumere le funzioni della riforma Delrio su edilizia scolastica, strade e questioni sociali su cui gli amministratori hanno responsabilità civili e penali».
s.d.
© RIPRODUZIONE RISERVATA