PREVENZIONE A SCUOLA
9:00 pm, 2 Marzo 15 calendario

Bullismo on line Casi in aumento

Di: Redazione Metronews
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TORINO Crescono le prepotenze tra i banchi di scuola e soprattutto sui social network, che hanno come protagonisti gli studenti piemontesi. Un fenomeno contro il quale si mobilitano, a Torino e in tutta la regione, la polizia, il Miur, e il Comune in collaborazione con i vigili di prossimità.
Nel 2014 in Piemonte sono state 330 le denunce per reati che vanno dall’adescamento on-line alle minacce, ingiurie o molestie perpetrate ai danni di minori e riconducibili al più ampio fenomeno del cyberbullismo. Per quanto riguarda l’attività di polizia e Miur, si tratta di due, tre incontri settimanali che coinvolgono altrettanti istituti scolastici, dalle elementari alle superiori, con una particolare attenzione alle scuole medie, per aiutare gli utenti della rete a navigare in piena sicurezza e a gestire con consapevolezza e controllo i dati condivisi online.
Per quanto riguarda, invece, le iniziative di prevenzione messe a punto dall’amministrazione comunale, anche queste rivolte ai giovani e agli educatori, si tratta di progetti di prevenzione attuati dal Servizio politiche giovanili del Comune che laddove ravvisa elementi di criticità interviene sia con la mediazione del conflitto avvalendosi anche del vigili di prossimità.
«Nel 2014 sono state 330 le denunce per reati che vanno dall’adescamento on-line alle minacce, ingiurie o molestie perpetrate ai danni di minori e riconducibili al più ampio fenomeno del cyberbullismo. 27 sono state le perquisizioni effettuate, 2 gli arresti per pedofilia online e 380 i siti internet monitorati», ha sottolineato Paola Capozzi, dirigente del compartimento della Polizia postale e delle Comunicazioni di Piemonte e Valle d’Aosta. «La repressione è certo importante, tuttavia richiede indagini spesso lunghe e complicate – ha proseguito – per questo prevenzione e formazione, rivolta non solo agli studenti ma anche a genitori e insegnati, sono gli strumenti più efficaci di cui disponiamo per far sì che i giovani imparino a navigare in maniera responsabile e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi di cui disporre per proteggere i figli dai pericoli del web».
METRO
(FOTO OLYCOM)

2 Marzo 2015
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