Talus Taylor-Barbapapà
6:00 pm, 2 Marzo 15 calendario

Addio Talus Taylor papà dei Barbapapà

Di: Redazione Metronews
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ROMA. Era il 5 aprile del 2009 quando incontrai per un’intervista Talus Taylor che io conoscevo semplicemente come “papà dei Barbapapà”. Era a Rapallo con sua moglie, Annette, che con lui inventò la celebre saga a fumetti che ha appassionato (e appassiona ancora) grandi e piccini, non solo grazie alla simpatia dei personaggi, ma anche per le tematiche ecologiste affrontate con semplicità e sempre di grande attualità. Taylor, un tipo mite e dai modi molto dolci, d’uomo d’altri tempi, era ospite di Cartoons on the bay, magnifica rassegna dedicata al mondo dell’animazione, che lo premiò con il Pulcinella Award alla Carriera. Ecco uno stralcio della mia “chiacchierata” con lui…
CARTOONS. «Sono frastornato di fronte alle nuove tecnologie. Sono vecchio, ma unisco tre-quattro generazioni grazie ai Barbapapà che ci hanno permesso di entrare nel cuore dei bimbi e dei loro genitori». Così l’architetto Talus Taylor, creatore (con la moglie Annette Tyson) della prima serie di fumetti ecologista, a Cartoons on the Bay, per ritirare il Pulcinella alla Carriera.
Già perchè Les Barbapapas (in tv dal 1976) sono l’esempio di come il cartoon possa trasmettere valori e resistere nel tempo. «I nuovi cartoni – spiega Taylor – eccetto “I Simpson”, non sono rivolti alle famiglie, come i nostri che nascono dall’osservazione dei disegni fatti dai bimbi. Noi adulti ci limitiamo a copiare e perfezionare quel che loro inventano».
Ma i Barbapapà, nati sull’onda del Maggio francese (1968), sono stati influenzati dal pensiero dei figli dei fiori?
«Non consciamente – precisa Taylor – Io neanche capivo le richieste degli studenti. Non sono un intellettuale e mentre loro discutevano io e Annette li disegnavamo per la prima volta sulla tovaglia di un bistrot parigino».
Perché Barbapapà è rosa e Barbamamma nera?
«Avevamo a disposizione solo il nero e il rosso. Poi, abbiamo sempre usato colori puri: così avrebbero fatto i bambini. Anche l’idea della trasformazione dei Barbapapà (“Resta di stucco: è un Barbatrucco!”) viene dall’osservazione dei nipotini di Annette».
 
ORIETTA CICCHINELLI

2 Marzo 2015
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