terrorismo
8:33 pm, 26 Febbraio 15 calendario

Svelata la vera identità del boia inglese dell’Isis

Di: Redazione Metronews
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GRAN BRETAGNA “Jihadi John”, il boia dello Stato islamico che compare in diversi video di decapitazioni di ostaggi occidentali da parte dell’Isis, sarebbe Mohammed Emwazi, che si ritiene provenga da West London. È quanto riferisce la Bbc, precisando che l’uomo era noto ai servizi di sicurezza britannici. La Bbc aggiunge che Emwazi è un britannico nato in Kuwait e avrebbe 27 anni. Il giovane era noto ai servizi anche americani prima di partire per la Siria ed era legato a un uomo che aveva collegamenti con il gruppo jihadista somalo al-Shabab.
Esperto in informatica
Anche il Washington Post riporta la notizia dell’identità di “Jihadi John” e, secondo quanto risulta al quotidiano, Emwazi è un britannico di buona famiglia cresciuto a Londra, che si è diplomato al college in programmazione informatica. Sempre secondo il Washington Post, si è recato in Siria intorno al 2012 e poi si è unito allo Stato islamico. «Non ho dubbi che Mohammed sia Jihadi John – ha detto uno degli amici più stretti di Emwazi in un’intervista al Washington Post – per me era come un fratello». Anche un rappresentante del gruppo britannico per i diritti umani Cage, Asim Qureshi, che era stato in contatto con lui prima della sua partenza per la Siria, ritiene che Emwazi sia “Jihadi John”.
Tutto ha inizio da un safari in Tanzania
Il Washington Post riporta che alcuni amici, che hanno parlato a condizione dell’anonimato, ritengono che Emwazi abbia cominciato il percorso di radicalizzazione dopo avere pianificato un safari in Tanzania dopo la laurea all’università di Westminster. Emwazi e due amici, un tedesco convertito all’islam di nome Omar e un altro uomo di nome Abu Talib, non riuscirono a fare il safari. Una volta atterrati a Dar es Salaam a maggio 2009, infatti, furono arrestati dalla polizia, prima di essere rimpatriati. “Jihadi John” era comparso per la prima volta in un video lo scorso agosto, nel filmato che mostrava la decapitazione del giornalista statunitense James Foley.
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26 Febbraio 2015
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