Violenza negli stadi
8:18 pm, 25 Febbraio 15 calendario

Grecia, stop al campionato La violenza è fuori controllo

Di: Redazione Metronews
condividi

CALCIO Il governo greco ha disposto la sospensione immediata del campionato di calcio a causa dei ripetuti episodi di violenza fra le tifoserie. Secondo il governo di Alexis Tsipras, non ci sono le condizioni di sicurezza per continuare. A far traboccare il vaso sono state le tensioni che si sono generate in due derby di domenica, tra Panathinaikos e Olympiakos e tra Larissa e Olympiakos Volou: ma anche le scene da far west tra presidenti a cui si è assistito durante la riunione del consiglio della Super League di martedì scorso (con tanto di lancio di bicchieri). È stato il viceministro dello sport Stavros Kontonis a chiedere ai principali organi del calcio greco di sospendere tutte le attività fino a quando non ci saranno impegni specifici da parte di tutte le parti coinvolte nella lotta contro la violenza e un nuovo quadro legislativo. Non solo: se i club non prenderanno impegni precisi per quanto riguarda l’introduzione di ticket elettronici e telecamere negli stadi anche la prossima stagione è a rischio. Kontonis ha incontrato questa mattina il primo ministro Alexis Tsipras che approvato la decisione fino a nuovo ordine.  sospesa.
«Siamo stati informati che la Super League e la Football League sono state sospese a tempo indeterminato», ha riferito il presidente della Lega Calcio greca, Giorgos Borovilos. «Abbiamo un nuovo governo che ha intenzione di portare alla luce il tema (della violenza negli stadi, ndr) e applicare le leggi», ha annunciato.
Tuttavia, non è la prima volta chela la Souper Ligka Ellada viene sospesa quest’anno, ma la terza. A novembre infatti la federazione aveva sospeso le partite in seguito al pestaggio di Christoforos Zografos, 45enne ex arbitro greco e vicepresidente del comitato nazionale arbitri: Zografos era stato picchiato il 13 novembre da due persone. Ancora prima, a settembre, il campionato era stato fermato a causa dell’aggressione subita da un tifoso in seguito a una partita di terza divisione (il tifoso era poi morto a causa dei violenti colpi alla testa ricevuti).
Il primo italiano a commentare la decisione del governo greco non è stato un rappresentante delle Istituzioni, ma il calciatore più rappresentativo di tutti: Francesco Totti, impegnato a Rotterdam con la Roma contro il Feyenoord. «Io sul campo mi diverto ma le immagini all’esterno sono bruttissime per tutti. Per me dovrebbero fare come in Grecia e prendere dei seri provvedimenti, multare o fermare le società di questi tifosi che fanno questi casini. Diventerebbe tutto più semplice ma in Italia non succederà mai una cosa del genere». 
METRO

25 Febbraio 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA