Ue
6:55 pm, 24 Febbraio 15 calendario

OK da Ue con riserva a riforme della Grecia

Di: Redazione Metronews
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BRUXELLES Un primo passo, ma si può fare di più. L’Eurogruppo dà il suo via libera “con riserva” al piano di riforme presentato dalla Grecia – un mix di promesse e “paletti” di massima – e chiede al Governo Tsipras di «sviluppare e ampliare la lista di misure». Così una nota dopo la teleconferenza dei ministri delle finanze. L’Eurogruppo manda avanti le procedure «con l’obiettivo di raggiungere una decisione sull’estensione fino a 4 mesi» del programma di aiuti alla Grecia, ma sottolinea che la lista di riforme «andrà ulteriormente specificata, e quindi sarà concordata con le istituzioni al più tardi entro fine aprile». Diplomazie verbali per non lasciare sul campo né vinti né vincitori. La lista di riforme – concorda la Commissione Ue – «è un valido punto di partenza». «Un buon compromesso – secondo il presidente francese Hollande – rispettoso delle scelte del popolo greco, ma anche delle regole il cui rispetto deve essere garantito dall’Eurogruppo». E se per Berlino «la lettera di Atene non conduce a soluzioni sostanziali» e per il numero uno del Fmi, Christine Lagarde, «non contiene sufficienti rassicurazioni», per il presidente della Bce, Mario Draghi, «è comprensbile che, dato il tempo molto limitato disponibile, non è stato possibile per Atene elaborare proposte concrete». Ma dovranno arrivare.
Lotta all’evasione
Primo obiettivo del governo Tsipras: «Una nuova cultura di rispetto degli obblighi fiscali». Soprattutto i più ricchi «contribuiscano in modo equo». Per i ricchissimi – come gli armatori – potrebbe scattare una patrimoniale.
Stop a corruzione
Al via un Piano nazionale contro la corruzione, con un ministero ad hoc. Nel mirino contrabbando e riciclaggio. Per la pubblica aministrazione più efficienza e dura spending review con stretta sui prepensionamenti.
Liberalizzazioni
Previsti interventi sul mercato del lavoro e per stimolare la concorrenza, a partire dalle liberalizzazioni di settori professionali chiusi. Impegno a non bloccare le privatizzazioni già completate e a “rispettare” quelle in corso.
Aiuto ai poveri
Per la popolazione «impoverita da crisi e austerità» arrivano strumenti “non pecuniari”: buoni per cibo, farmaci, alloggio ed elettricità o programmi di impiego temporaneo. Slitta invece l’innalzamento del salario minimo.
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24 Febbraio 2015
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