Maurizio Guandalini
8:36 pm, 24 Febbraio 15 calendario

Contro gli evasori servono pene più dure

Di: Redazione Metronews
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L’OPINIONE Tolto il segreto bancario con la Svizzera, tolta l’evasione? Home is where money is, la patria è dove si hanno i soldi: questo è il solo principio che accompagna i paperoni “furbi” del mondo che evadono. Ci saranno più ostacoli, sarà meno sicuro, ma esisterà sempre una landa di terra, da qualche parte, dove è possibile trasferire i propri soldi dietro un codice cifrato. La lista dei correntisti tenutari di conti in Svizzera cosa ci ha insegnato?  Dei ricconi, da tutto il mondo, trovano banche compiacenti (che aumentano il fatturato e la clientela che conta) che li assistono al meglio per evadere con “sapienza e giudizio”. Inoltre il caso svizzero, e il daffare della banca HSBC, che  studia tutti i marchingegni possibili per non pagare tasse e custodire in incognito i denari, è il tipico esempio di come fatta la legge, trovato l’inganno. Non c’è legge che tenga finché non si eliminano i paradisi fiscali, e i loro addentellati. Nel 2005 entrò in vigore la tassa europea sul risparmio. Tassa sulle persone fisiche e non sulle società. Già la banca HSBC mise le mani avanti informando i clienti che no problem, c’erano gli strumenti per evadere il fisco in santa pace. Il conto bancario non lo si intesta ad un nome ma ad un codice e poi si apre una società in qualche paese off shore, Cayman o Isole Vergini. Capite che diventa una lotta impari.
Ala carte ci sta un paese lontano, o vicino, che accoglie le vie più semplici per evadere. Dobbiamo quindi affidarci alla delazione di qualche impiegato (Falciani) che d’un tratto si sveglia e si crede un Robin Hood, meglio se ha un libro in uscita? La convivenza con l’evasione fiscale genera mostri. L’evasione è uno strumento micidiale che genera anche riciclaggio di denaro sporco che a sua volta finanzia il  terrorismo internazionale  fino ad estendersi, ed è il caso di questi giorni, pare, alle pressioni sulla Troika per sbrindellare la Grecia. Parliamo di denaro, tanto, con zero regole che condiziona quindi la politica e l’economia. Togliere il segreto bancario verso paesi free come la Svizzera, vuol dire togliere, ai furbetti, una via di fuga dietro casa. Ma gli stati, in questo caso l’Italia, devono accelerare sulla strada dell’inasprimento delle pene, strumento esemplare e deterrente. Gli Stati Uniti l’hanno capito da tempo. D’altronde Al Capone non è stato arrestato perché era un gangster ma per evasione fiscale.
MAURIZIO GUANDALINI
giornalista ed economista

24 Febbraio 2015
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