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8:31 pm, 24 Febbraio 15 calendario

Antimafia: criminalità padrona da Nord a Sud

Di: Redazione Metronews
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ROMA ’Ndrangheta dominante al Nord Italia. Un forte interesse della Camorra nelle agenzie di scomesse. E ancora l’indagine Mafia Capitale come «uno spaccato preoccupante delle istituzioni romane». A fotografare il fenomeno della criminalità organizzata in Italia è il report annuale della Direzione nazionale antimafia, presentato al Senato. Si parte dalla Lombardia: le indagini della Dda di Milano hanno confermato «il predominio di organizzazioni criminali di origine calabrese nel territorio a discapito di altre compagini associative, come quella di origine siciliana». La ’ndrangheta, dopo anni di insediamento in Lombardia, ha persino «acquisito un certo grado di indipendenza rispetto all’organizzazione di origine». I suoi appartenenti, vivendo al Nord da più generazioni, «hanno progressivamente acquisito una piena conoscenza del territorio». Analoga situazione in Piemonte e occhi puntati su Genova.
Bologna e Roma
Scendendo a Bologna, si segnala «un potere criminale di matrice ’ndranghetista, la cui espansione va oltre ogni pessimistica previsione, con coinvolgimenti di apparati politici, economici ed istituzionali». Mentre l’indagine Mafia Capitale ha messo in luce – secondo il report della Dna – uno spaccato delle istituzioni romane «davvero sconfortante e preoccupante». L’organizzazione capeggiata da Carminati, «oltre alle condotte tipicamente criminali dell’usura e delle estorsioni, ha realizzato una sistematica infiltrazione del tessuto imprenditoriale e delle istituzioni locali».
Sud “porta della droga”
Non va meglio al Sud, dove le indagini della Dda di Reggio Calabria hanno evidenziato «la perdurante e assoluta primazia della ’ndrangheta nel traffico internazionale di stupefacenti». Ha il controllo del porto di Gioia Tauro, «porta d’ingresso della cocaina». Ma non è l’unico investimento: uno dei settori più ambiti dalle organizzazioni camorristiche «entro i quali appare più conveniente reinvestire profitti criminosi, è quello delle agenzie di scommesse». E se – parola del procuratore antimafia, Franco Roberti – «il clan dei casalesi è stato sconfitto»; resta come obiettivo fondamentale della lotta alla mafia l’arresto dello storico latitante Matteo Messina Denaro.
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24 Febbraio 2015
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