Condoni
10:46 pm, 23 Febbraio 15 calendario

Trent’anni di condoni e lo Stato ci ha perso

Di: Redazione Metronews
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Roma. Quello del 2003 è stato il condono peggiore di tutti: a fronte di un importo medio di 15 mila euro versato per il singolo abuso il Comune ne ha spesi almeno 100 mila per portare strade, fognature e scuole. E lo Stato ha incassato solo il 34% del gettito atteso. Ma condonare è un affare in perdita costante. «Proprio 30 anni fa, nel 1985, arrivò il primo “liberi tutti” per gli abusivi e dopo 3 leggi e decine di permessi e “occhi chiusi” si può dire che il condono è stato un affare in perdita per lo Stato», dice il professor Salvatore Settis che venerdì parteciperà alla Camera a un convegno in cui si analizzeranno le conseguenze dei condoni.
Prendiamo la prima sanatoria, quella del 1985, giusto 30 anni fa: il gettito è stato di 6.061 miliardi di lire, il 58% dell’atteso, secondo recenti elaborazioni Cresme. Nel 1994 andò meglio, si fa per dire: si prevedeva di incassare settemila miliardi di lire ma ne arrivarono solo 4,5. Di contro i Comuni devono pensare alle infrastrutture, ai servizi, per rimanere nell’ambito dei costi vivi. Perché poi c’è il deterioramente del territorio, il dissesto idrogeologico, gli ecomostri. Secondo il Cresme in 15 anni, a partire dal 1982 i manufatti costruiti abusivamente sarebbero 970.000. «Già con l’effetto annuncio arrivano i problemi – ricorda Settis – del primo condono si parlava già nel 1983 e in due anni furono costruiti 230 mila manufatti abusivi». Con la prima sanatoria, quella del 1985: il gettito è stato di 6.061 miliardi di lire, il 58% dell’atteso. E c’è il contraltare: in 15 anni, a partire dal 1982 i manufatti costruiti abusivamente sarebbero almeno 970.000.
Un convegno per fare il punto della situazione
“Trent’anni dal primo condono, un anno di Sblocca Italia: che fare?”. Se ne discute venerdì alla Camera dei Deputati (Auletta dei gruppi) in un convegno organizzato dal Movimento 5 Stelle della Camera. Tra gli interventi previsti quelli di Paolo Maddalena, Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Paolo Berdini e Vezio De Lucia. 
Consumo di suolo.«Non faremo solo bilanci sul passato, anche perchè la devastazione del territorio sta continuando con lo Sblocca Italia, da pochi mesi in vigore – dice Claudia Mannino, deputata M5S in Commissione Ambiente – oggi i condoni sono mascherati. Basti pensare che nel 2015 il Piano Casa è attivo in 15 Regioni. Bisogna arrivare subito all’approvazione della legge sul consumo di suolo».
SARA MELIS

23 Febbraio 2015
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