Maternità
5:30 pm, 23 Febbraio 15 calendario

Nascite, si ricorre ancora troppo alla chirurgia

Di: Redazione Metronews
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ROMA. In Italia  si conferma il ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica. In media, il  36,7% dei parti avviene con taglio cesareo, con notevoli differenze regionali che comunque evidenziano che in Italia vi è un ricorso eccessivo all’espletamento del parto per via chirurgica. È il dato  registrato dall’ultimo rapporto Cedap (che raccoglie tutti i Certificati di assistenza al parto nel 2011) pubblicato dal ministero della Salute. Sotto la lente degli esperti del ministero della Salute è finito infatti il 99% delle nascite registrate nelle anagrafi comunali, avvenute in 567 punti nascita pubblici e privati, per un totale di 541.206 eventi.
Rispetto al luogo del parto si registra un’elevata propensione all’uso del taglio cesareo nelle case di cura accreditate in cui si registra  questa procedura in circa il 56,9% dei parti contro il 33,9% negli ospedali pubblici. Il parto cesareo è più frequente nelle donne con cittadinanza italiana rispetto alle straniere: si ricorre  all’operazione nel 28,2% dei parti di madri straniere e nel 38,6% nei parti di madri italiane. Quest’ultime hanno un’età media di 32,6 anni, mentre le straniere 29,4. 
Età media over 31
L’età media al primo figlio è per le donne italiane quasi in tutte le Regioni superiore a 31 anni, con variazioni sensibili tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Le donne straniere partoriscono il primo figlio in media a 27,7 anni. Infine, le mamme che hanno partorito nell’anno 2011 il 44,2% ha una scolarità medio alta, il 31,8% medio  bassa ed il 23,9% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (50,4%).
Ospedale, prima scelta
L’88% dei parti è avvenuto negli Istituti di cura pubblici ed equiparati, l’ 11,9% nelle case di cura private (accreditate o non accreditate) e solo lo 0,1% altrove. Naturalmente nelle Regioni in cui è rilevante la presenza di strutture private accreditate rispetto alle pubbliche, le percentuali sono sostanzialmente diverse. Il 61,8% dei parti si svolge in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Tali strutture, in numero di 191, rappresentano il 33,7% dei punti nascita totali.  Il 9,5% dei parti ha luogo invece in strutture che accolgono meno di 500 parti annui.
Il ricorso ad una tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA) risulta effettuato in media 1,43 gravidanze ogni 100. La tecnica più utilizzata è stata la fecondazione in vitro con successivo trasferimento di embrioni nell’utero (FIVET).
METRO

23 Febbraio 2015
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