A Roma scuole videosorvegliate

 ROMA. Cenere, brandelli di libri, succhi di frutta versati, pezzi di intonaco e vetro disseminati sul pavimento,  le pareti annerite dal fumo, ancora forte l’odore di bruciato. Questo è ciò che il sindaco di Roma Ignazio Marino ha visto nel corso del sopralluogo di ieri alla classe IV C dell’istituto comprensivo Oberdan di Monteverde, devastata da un incendio lo scorso sabato sera. Insieme a lui i due assessori capitolini ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci e alla Scuola, Paolo Masini. Ad accompagnarli la preside dell’istituto, Fanny Greco, il presidente del XII Municipio, Cristina Maltese e un gruppo di insegnanti e genitori. Fuori un cartello: «Per motivi di emergenza oggi scuola chiusa». L’obiettivo è riaprire domani (oggi, ndr), «dislocando le tre classi che sono state interessate dell’incendio» ha spiegato il minisindaco. Mentre la polizia sta cercando di capire chi siano gli autori  del gesto, il sindaco  Marino assicura che «entro marzo» verrà installato il sistema di videosorveglianza nella scuola. Scuola che, a quanto pare, aveva da tempo una porta priva di serratura e lo avrebbe anche segnalato.
Ed ora monta la polemica proprio sulle misure di sicurezza. «Ci sono sono molte scuole, soprattutto in periferia, che hanno subito devastazioni», ha ricordato ieri l’assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci,  anticipando che  il Campidoglio accelererà il piano “Scuole Salubri”: «Stiamo lavorando insieme ai municipi, di allocazione delle risorse in molte scuole della città, in modo tale che sia il sistema di videosorveglianza che altre tipologie di sistemi, come gli allarmi alle finestre, possano essere installati entro l’inizio del prossimo anno scolastico».
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