Roma, 1-1 a Verona A rischio il secondo posto

CALCIO La vera impresa della Roma di questi tempi è quella di avere fatto dimenticare anche ai propri tifosi il possibile fuorigioco di Vidal nell’azione del gol di Bonucci che aveva deciso lo scontro diretto: dopo il pareggio ottenuto ieri a Verona (1-1, vantaggio di Totti, autogol di Keita), i giallorossi sono infatti precipitati a meno nove dalla vetta e ormai il tempo delle recriminazioni è finito. Quando non funziona l’oggi, è inutile pensare a quanto accaduto ieri: applausi alla Juve, pur non bellissima nella vittoria contro l’Atalanta, e pollice verso per la squadra di Garcia, diventata lenta e prevedibile, con un attacco che continua a basarsi sull’infinita classe del Pupone (a parte il gol, però, poco o nulla) e al quale magari avrebbe fatto bene la gioventù di Mattia Destro. Invece, Sabatini ha ammesso a scoppio ritardato di avere sbagliato il mercato di gennaio, i tifosi si sono rassegnati al quasi nulla e – temendo che di perdere il secondo posto per il quale torna prepotentemente in corsa il Napoli – hanno già contestato la squadra a Trigoria sabato.
 A questo punto anche lo scontro diretto di lunedì prossimo contro la Signora avrà un’incidenza relativa sulla classifica: nove punti sono una montagna troppo alta da scalare. Né va dimenticato che alla Juve, aggrappatasi tre giorni fa a Sua Maestà Pirlo ma certo non da lui dipendente, potrebbero essere assegnati pure tre punti senza giocare in caso di addio del Parma al campionato. Insomma: lunedì prossimo ci si potrà beare (forse) di una bella partita, ma diventa difficile immaginare di qui in avanti un crollo bianconero tale da rimettere in discussione il tricolore.
DOMENICO LATAGLIATA