Manca la neve gli alberghi perdono il 40%
TORINO Nonostante i fiocchi caduti ieri, l’ormai cronica mancanza di neve sulle montagne piemontesi sta mettendo a rischio l’economia del turismo. A suonare l’allarme, ieri, il presidente di Federalberghi Torino, Alessandro Comoletti, per il quale, nelle vacanze di Natale si registrerebbe una perdita del 40% nel volume degli affari. “La mancanza di neve ci ha fatto perdere un 30-40% rispetto all’anno precedente”, ha detto. E Comolotti punta l’indice non contro il meteo, ma contro gli amministratori: “Questo la dice lunga su quella che dovrebbe essere la programmazione turistica in queste località perché l’andamento non può essere affidato solo al meteo». Per Federalberghi “servirebbe che i diversi assessorati, insieme alle associazioni di categoria, provassero a studiare delle azioni per un turismo che non tenga conto solo della neve, ma che proponga alternative. In Francia ad esempio – spiega – alcune pratiche che qui sono vietate le hanno regolamentate e le incentivano». Tra queste “l’apertura notturna delle piste, e le gite in motoslitta”. Gli albergatori, poi spingono per investire sull’innevamento artificiale: “come ha fatto il Trentino: l’8 dicembre mentre da noi gli albergatori dovevano disdire le prenotazioni, lì si sciava”, ha concluso Comoletti.
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