Le Banche del tempo soluzione anti crisi

ROMA Mutuo aiuto, condivisione, opportunità di realizzare i propri desideri. Sono i pilastri dell’esperienza delle Banche del tempo che adesso con la crisi che morde – come sottolinea Maria Luisa Petrucci, presidente dell’Associazione nazionale che le riunisce – trovano un’ulteriore ragion d’essere e vedono aumentare i partecipanti. «La crisi accentua i disagi sociali e fa riscoprire gli antichi valori della solidarietà – spiega Petrucci – le Banche del tempo sono un luogo dove puoi andare a condividere quello che sai fare con altre persone. Aiutano le relazioni, ma possono favorire anche un percorso lavorativo. Se sono un bravo elettricista ho la possibilità di farmi conoscere».
Una reciprocità virtuosa
Dunque reciprocità, ma con una ricaduta anche economica. «Due anni fa su 90 mila ore scambiate a Roma – riferisce Petrucci – facendo una media di 15 euro all’ora, c’è stato un volume di affari di un milione di euro». Le Banche del tempo in Italia sono nate negli anni ’90 da un’elaborazione del pensiero delle donne e oggi ne sono attive circa 450. Coinvolgono uomini e donne, giovani e anziani con profilo culturale medio-alto. Le attività più richieste sono informatica, lingue, ginnastica e disegno. Ma la scelta è vasta. Per approfiondimenti c’è il sito www.associazionenazionalebdt.it.
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