Isis alla guerra dei video
ROMA Nuovo capitolo della propaganda dello Stato islamico: l’ultima minaccia diretta all’Italia arriva da un account Twitter legato ai jihadisti libici. Poi due foto: la prima ritrae un combattente armato che guarda il Colosseo. Sul monumento sventola la bandiera nera di al Baghdadi. Nella seconda è disegnato il gasdotto che da Wafa in Libia arriva a Gela, in Sicilia. Diffuso ieri anche un nuovo video in cui si vedono i jihadisti che portano in giro in gabbia per le strade di una città irachena 21 peshmerga curdi. Il filmato sembra il preludio a una nuova esecuzione di massa, ma le immagini si interrompono prima che si possa vedere cosa accade ai prigionieri. Da mesi lo Stato Islamico diffonde filmati per mostrare al mondo la sua determinazione nello spingere sempre oltre la soglia dell’orrore. E in merito al video della decapitazione dei 21 copti egiziani su una spiaggia libica, che ha scatenato l’intervento egiziano contro le basi Is in Libia, ci sarebbero dubbi degli esperti Usa sull’autenticità. Potrebbe essere falso o manipolato. Pur affermando che nessuno nutre la speranza che i poveri pescatori egiziani non siano stati uccisi, gli esperti Usa sottolineano come il video mostri chiari segni di un lavoro di post produzione, forse per mascherare il vero luogo del massacro, o per aggiungere ulteriori messaggi. Per esempio, nella ripresa gli uomini dell’Is appaiono molto più alti, giganteschi, rispetto alle loro vittime cristiane.
Blitz turco in Siria
La Turchia ha evacuato e le truppe di Ankara di guardia alla tomba di Suleyman Shah, nonno del fondatore dell’Impero ottomano, nella provincia siriana di Aleppo, dove agiscono i jihadisti dell’Isis. All’incursione hanno partecipato 100 mezzi blindati, con l’appoggio di caccia ed elicotteri d’assalto. Morto un soldato turco. Le spoglie di Suleyman Shah sono state portate via.
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