Il Tar “congela” Chiamparino
TORINO Il giorno dopo l’iscrizione nel registro degli indagati nei confronti di 11 dipendenti della federazione dal Pd di via Masserano per le presunte firme false a sostegno di Chiamparino per le ultime regionali, ieri dal Tar è arrivata un’altra doccia fredda per il governatore.
Il Tar del Piemonte ha infatti accolto il ricorso presentato dalla leghista Patrizia Borgarello, riguardante proprio le firme false alle ultime elezioni regionali, terminate con la vittoria di Sergio Chiamparino. Il presidente del Tar, Lanfranco Balucani, ha fissato la prossima udienza pubblica per il 9 luglio, in attesa delle prime conclusioni dell’inchiesta penale in corso. Sono stati respinti invece i ricorsi incidentali, presentatati da esponenti della Lega Nord e da tre privati cittadini, in quanto depositati in ritardo.
«Continuo a lavorare con assoluta tranquillità, come ho fatto fino a oggi», ha commentato Chiamparino, che ha aggiunto: «L’unico timore che ho riguarda i tempi: pur comprendendo bene le motivazioni del rinvio, mi auguro che la scadenza indicata sia quella definitiva e che consenta, in un modo o nell’altro, di dare certezze ai piemontesi».
L’ex governatore leghista Roberto Cota, che lasciò l’incarico proprio per le firme false delle liste che lo sostenevano, ha dichiarato su Facebook: «Ripeto quello che ho già detto nei giorni scorsi: Chiamparino non può restare».
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