A Palazzo Marino battaglia sulla trasparenza

MILANO “I controlli a campione nel 2014 hanno evidenziato, in generale, il sostanziale rispetto dei principi che presiedono alla corretta gestione dei procedimenti amministrativi e alla redazione dei relativi atti da parte di tutte le Direzioni generali”. Tuttavia, in alcune Direzioni ci sono “aree di miglioramento”. È il giudizio che Ileana Musicò, segretaria generale del Comune, dà nel “referto” per l’anno 2014, dopo analisi di un campione di 139 procedimenti e 1035 atti. Queste le “luci”, messe in risalto dall’Amministrazione, che trova conferma della propria correttezza: “La regola al Comune è di ricorrere ai bandi di gara ad evidenza pubblica”, mentre sono “eccezionali” i casi “di ricorso alla procedura negoziata”, dice una nota. Non la pensano così Riccardo De Corato e Massimo Girtanner, consigliere di zona 6, che biasimano l’arbitrarietà con cui vengono erogati i Map (mandati di anticipazione), 100 mila euro l’anno a Zona: “I progetti sono un mercato delle vacche. La richiesta di contributo viene abbassata sotto i 3.050 euro: oltre occorrerebbe procedere per bando pubblico”.
SERGIO RIZZA
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