Il Volo vince Sanremo e polemizza con i giornalisti

SANREMO «Vogliamo ringraziare tutti gli italiani, non ce l’aspettavamo, davvero». Così Il Volo, il trio di tenori vincitori del 65esimo festival di Sanremo con “Grande amore”, hanno esordito alla conferenza stampa post vittoria. Un incontro iniziato non benissimo, in verità, con i giornalisti che applaudivano più convintamente Nek (secondo classificato) e Malika (terzo posto e Premio della critica). Una freddezza non sfuggita a Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, che infatti hanno subito sottolineato: «Il popolo è dalla nostra parte. Non possiamo piacere a tutti, c’è chi ci ama e chi no, dobbiamo essere intelligenti noi e rispettare tutti. A noi fa piacere che moti italiani abbiano votato per noi. Sarebbe finto dire che non siamo felici, ma è una grande soddisfazione per farci conoscere, alla fine rispettiamo tutti i gusti. Magari ci ascolterete un giorno», ha detto Ignazio Boschetto de Il Volo.
 
«Grazie anche a voi giornalisti per i commenti. In questi giorni abbiamo ricevuto tantissimi voti bassi, 1, 2, 3, credevamo di essere rimandati a settembre. Ma sappiamo che anche Andrea Bocelli ha iniziato così, venne massacrato dalle critiche e adesso è il numero uno al mondo, quindi se le critiche fanno questo effetto, dateci sotto», hanno aggiunto un po’ ironicamente.
 
Quindi hanno spiegato: «Anche se non capiscono le parole all’estero siamo riusciti a entrare nell’iPod dei ragazzi, ma il nostro obiettivo è farlo in Italia. Se dovessimo cantare pop, ce ne sono tanti che lo fanno meglio di noi. Non abbiamo la presunzione di dire alla gente “Ascoltatecì».
 «Non siamo solo tre ragazzini con voce imponente – hanno continuato i tre – abbiamo proposto “Grande amore” che è una canzone pop cantata in modo classico per farci conoscere un po’ di più. Siamo gli unici giovani italiani che propongono questo genere in tutto il mondo. Ha cominciato Andrea Bocelli, ora proviamo anche noi».
 
Prossima tappa per il Volo ora sarà la “caccia all’Europa”: «Andremo a rappresentare l’Italia all’Eurovision. Abbiamo trascurato l’Europa per andare in tour negli Stati Uniti e in Sud America, sarà l’occasione per ritornare qui. Dovevamo aprire all’Arena di Verona il 21 maggio, ma è la data dell’Eurovision (in programma il 19-23 maggio) per cui dovremo anticipare o posticipare».
ANDREA SPARACIARI