Vigili assenti a Capodanno Indagini su 600 medici

ROMA Circa 600 medici romani rischiano di finire nel mirino della Procura nell’ambito dell’inchiesta sui vigili, presunti assenteisti a Capodanno. Gli inquirenti vogliono accertare se i 634 certificati firmati dai camici bianchi per gli agenti siano stati redatti dopo una regolare visita ambulatoriale. La verifica, tramite il vaglio dei tabulati telefonici e di altra documentazione, punta ad accertare anche l’effettiva presenza in città dei dottori, considerato anche il particolare periodo dell’anno in cui si sarebbero svolti i fatti.
Sul fronte dell’indagine a carico dei vigili, i pm Stefano Rocco Fava e Nicola Maiorano, hanno invece inoltrato una rogatoria negli Stati Uniti per apprendere se, attraverso Facebook, qualcuno tra gli agenti coinvolti abbia sollecitato i colleghi ad astenersi dal lavoro, presentando certificato di malattia. Attualmente sono tre i vigili iscritti nel registro degli indagati con accuse, a seconda delle singole posizioni, di interruzione di pubblico servizio, falso e truffa.
Nel frattempo restano tesi i rapporti tra i vigili e lamministrazione, in vista del corteo del 12 febbraio. «È prevista una partecipazione di oltre il 40% del corpo della Polizia Locale di Roma al corteo che attraverserà il centro giovedì». Così il segretario Ospol di Roma, Stefano Lulli, che ha aggiunto: «In queste settimane è stato gettato fango indegno sulla categoria. Siamo rispettosi del lavoro della magistratura ma le istituzioni hanno l’obbligo di fare silenzio e aspettare che la giustizia faccia il suo corso».
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