Allarme amianto
6:32 pm, 6 Febbraio 15 calendario

Una legge sull’amianto prima che sia troppo tardi

Di: Redazione Metronews
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Forse è la volta buona. Forse, dopo 23 anni, la Regione Lazio potrà avere presto una legge regionale contro l’amianto. Bisogna sopperire ai ritardi ma soprattutto fare presto: l’amianto è ovunque intorno a noi, ancora oggi, anche nei posti di lavoro più impensabili come ad esempio nella sede Inail Ferruzzi Gradi di Roma, come hanno denunciato l’Osservatorio nazionale amianto e il sindacato Ugl. Proprio nel palazzo che deve rilevare i lavoratori esposti, per i benefici previdenziali, prorprio lì è stata documentata dall’Ona dell’avvocato Ezio Bonanni la presenza di amianto.
La consigliera Cristiana Avenali fa parte della Commissione Ambiente in Regione Lazio. La sua contro l’amianto è una battaglia che dura da anni.
Perché è ottimista? Perché proprio adesso dovremmo approdare a questa legge?
Perché c’è un consenso trasversale. Ho presentato il progetto al Consiglio regionale e ho incassato i si di tutte le forze politiche. Contiamo di farcela entro la fine dell’anno.
Una cosa è avere la legge, l’altra è approdare a una mappatura della presenza della fibra killer in Regione.
Quello è un obiettivo molto ambizioso, guardando a che punto siamo. Solo il 12% del territorio è stato mappato.
La tecnologia potrebbe aiutare…
Lei si riferisce ai droni. Sì, certo. La visura aerea fatta col drone è fondamentale e anche economica, il che non guasta.
Parliamo di soldi. Quanti fondi ha a disposizione la legge?
Cinque milioni.
Un po’ pochi…
Sembra. Poi però dobbiamo andare a pescare quei soldi che si rintanano nei fondi europei non spesi, nel Fse ad esempio. Vanno implementate quelle ricerche.
Uno dei problemi dell’amianto, dopo la sua individuazione, è lo smaltimento. Non esiste una filiera corta della bonifica e i camion attraversano l’Italia per andare nelle poche discariche a disposizione.
Durante il convegno di presentazione della legge il Cnr ha illustrato un progetto di inertizzazione sperimentale. Potrebbe essere una strada, finanziare la ricerca in questo campo.
E per individuare soluzioni più vicine e concrete?
Quella sulla discarica regionale è una riflessione che va fatta, certo. Tra l’altro le lunghe distanze alimentano i costi enormi dello smaltimento e quindi anche le ecomafie.
Qual è la situazione sanitaria?
Di grave allarme: la “fibra killer” colpisce ancora, basti pensare che nel 2014 stati registrati nel Lazio 1042 casi di Mesotelioma Maligno (70% uomini e 30% donne), prevalentemente nella fascia di età 65-74 anni. Diversi Comuni hanno fatto registrare un tasso di incidenza particolarmente elevato: Campagnano di Roma (TI 6.6), Rignano Flaminio (TI 5.9), Sezze (TI 5.6), Capena e Colleferro (TI 5.5), Pomezia (TI 5.2), Gaeta (TI 5.1), Civitavecchia (TI 4.7), Frascati (TI 4.2). Il comune di Roma presenta un’incidenza di MM pari a 2.8 tra gli uomini e 1 fra le donne.
Almeno nelle scuole l’amianto è stato tolto per far posto a tetti fotovoltaici…
Se avessimo usato tutti gli incentivi del fotovoltaico per quest’operazione avremmo 153 milioni di tonnellate di amianto in meno in Italia e 10 solo nel Lazio.
STEFANIA DIVERTITO

6 Febbraio 2015
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