TWD: Rick Grimes promette un nuovo inizio per i sopravvissuti
SERIE L’attesa si è conclusa, la serie più amata e seguita di questi ultimi anni sta per ricominciare. Dopo la pausa invernale, “The Walking Dead” prende il via (la seconda parte della quinta stagione sarà in onda su Fox da lunedì 9 febbraio alle 21) dopo un finale midseason drammatico. Andrew Lincoln, interprete di Rick Grimes, leader dei sopravvissuti alla zombie apocalypse, dopo anni di silenzio, ha raccontato a Metro perché “The Walking Dead” è a un nuovo inizio e come la serie è cambiata nel corso del tempo.
In ogni stagione alcuni dei protagonisti, anche di quelli storici, muoiono. Che effetto ha secondo lei sulla storia?
I personaggi cercano invano di dimenticare i drammi che subiscono, ma è complesso quando le morti delle persone a cui si vuole bene non si fermano. E a ogni perdita si cambia, si cerca di diventare più forti, ma non è sempre così. Oggi “The Walking Dead” è a un nuovo inizio perché il gruppo è tornato insieme, ma ancora una volta qualcuno manca all’appello.
E oggi che il pericolo sembra venire più dagli esseri umani, come si è modificato il rapporto con gli zombi?
Mi ricordo la prima sequenza della serie, quando Rick incontra la bambina zombie con la bicicletta. Quello era un momento in cui dietro allo zombie si pensava ci fosse dell’umanità residua. Ora sono solo dei mostri come spesso lo sono gli esseri umani in questa situazione.
L’elemento horror e splatter è una caratteristica della serie. Quanto pensa sia importante in questo momento?
“The Walking Dead” è una serie per spettatori adulti, e io credo che l’elemento horror presente nello show sia finalizzato sempre a far comprendere in che situazione limite vivano i personaggi. Se penso a quando ho letto nello script della quarta stagione che avrei dovuto mordere con violenza sul collo una persona mi venivano i brividi. Poi girando la scena ho capito a cosa può condurre il senso di sopravvivenza in un mondo simile.
MATTIA NICOLETTI
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