formazione
8:13 pm, 5 Febbraio 15 calendario

I super istituti tecnici fanno trovare il posto

Di: Redazione Metronews
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ROMA Quasi il 55% trova lavora e l’82% si reputa soddisfatto del percorso compiuto. È il bilancio dei diplomati degli Istituti tecnici superiori, passati dagli iniziali 59 nel 2010 ai 74 attivi oggi, fotografato in una ricerca realizzata da Cnos-Fap con il Censis. Gli Istituti tecnici superiori sono scuole ad alta specializzazione post diploma e costituiscono il segmento di formazione terziaria “non universitaria”. Sono costituiti secondo la forma della Fondazione di partecipazione che comprende scuole, enti di formazione, imprese, università e centri di ricerca, enti locali.
Obiettivo: lavorare subito
Dall’indagine emerge che i diplomati hanno scelto gli Its non per far crescere la loro cultura personale, ma per trovare un’occupazione (lo afferma il 29,6%). Per raggiungere questo obiettivo, il 22,8% è stato disposto a spostarsi di provincia e il 7,7% di regione. Non è una migrazione dal Sud al Nord, ma una decisione basata sul genere di corso che si intende seguire. Gli studenti usciti dagli Its hanno un’età tra 21 e 22 anni (34,6%), il 21,8% ha superato i 25 anni, e per il 76,1% sono maschi, segno che le vocazioni lavorative tecniche sono ancora poco diffuse tra le ragazze, a meno che non siano legate alla moda, al turismo o ai servizi. Gli occupati al momento della rilevazione erano il 54,8%. Per il 72% di loro quello post-Its è il primo lavoro. Prevalgono il contratto a tempo determinato (32,6%) e il contratto di apprendistato (29,8%).
Un passo oltre lo stage
Solo il 17,6% lavora in un settore diverso da quello del corso Its frequentato, mentre il 49% lavora in un’azienda che fa parte della rete di relazioni della Fondazione Its e spesso (43,3%) lavorano nella stessa azienda in cui è stato effettuato lo stage. Tutti questi aspetti fanno sì che i giovani si dicano molto (53,7%) o abbastanza (34,5%) soddisfatti del proprio lavoro. «Abbiamo presentato un primo rapporto per comprendere come la nuova offerta formativa degli Its fosse adeguata e accolta da giovani e imprese – spiega Mario Tonini di Cnos-Fap – ora, invece, l’Osservatorio si è concentrato sugli esiti occupazionali per meglio indirizzare i nostri sforzi di formatori».
All’avanguardia tecnologica
Sono 74 gli Istituti tecnici superiori attivi in Italia. Trenta nell’area delle nuove tecnologie per il made in Italy; 12 nell’area della mobilità sostenibile; 11 nell’area dell’efficienza energetica; 9 nell’area delle tecnologie innovative per i beni e le attività culturali; 7 nell’area delle tecnologie della informazione e della comunicazione; 5 nell’area nuove tecnologie della vita.
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5 Febbraio 2015
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