terrorismo
9:03 pm, 4 Febbraio 15 calendario

Per il pilota arso vivo invocata una vendetta spietata

Di: Redazione Metronews
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EGITTO I terroristi dello Stato islamico (Is) vanno «uccisi, crocifissi e mutilati» degli arti e «meritano questa punizione perché stanno combattendo Allah e il suo profeta Maometto». Lo ha affermato lo Sheikh Ahmed al-Tayyeb di al-Azhar, la più prestigiosa istituzione sunnita, commentando l’uccisione del pilota giordano. Dando fuoco al pilota – ha sottolineato al-Tayyeb – «i militanti dell’Is hanno violato il divieto dell’Islam della mutilazione dei corpi, anche in tempo di guerra».
Il grand imam di Al-Azhar ha «condannato con forza questo vile atto terroristico» e ha detto che «richiede la punizione prevista dal Corano per questi aggressori corrotti che combattono Dio e il suo profeta: la morte, la crocefissione o l’amputazione delle loro mani e dei piedi». Si tratta della citazione di un verso del Corano che indica la pena da applicare nei confronti di chi «uccide sfrenatamente gli innocenti senza peccato»: lo sceicco di al Azhar ha ricordato che in base ai precetti dell’Islam «solo Allah può punire con le fiamme», cosa che «non è concessa agli esseri umani». 
In tutto il mondo arabo-islamico sia politico che religioso sono risuonate forti condanne contro l’esecuzione del pilota giordano arso vivo.
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4 Febbraio 2015
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