Quirinale
9:10 pm, 3 Febbraio 15 calendario

Il Mattarella pensiero tra riforme e diritti

Di: Redazione Metronews
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ROMA Con la formula di rito pronunciata nell’aula di Montecitorio, Sergio Mattarella ha prestato ieri giuramento da presidente della Repubblica. Dell’avvenuto giuramento è stato dato annuncio dalla campana di Montecitorio e da 21 salve di artiglieria sparate dal cannone del Gianicolo. Poi Mattarella ha rivolto il suo messaggio alla Nazione di fronte al Parlamento riunito in seduta comune. A seguire, gli onori resi da un reparto di Corazzieri e l’omaggio all’Altare della Patria, accompagnato dal premier Renzi e con il sorvolo delle Frecce tricolori. Infine a bordo della storica Lancia Flaminia 335 la salita al Colle con la cerimonia di insediamento al Quirinale.
Un discorso applaudito 42 volte
«L’urgenza di riforme istituzionali, economiche e sociali deriva dal dovere di dare risposte efficaci alla nostra comunità, risposte adeguate alle sfide che abbiamo di fronte». E ancora: garantire la Costituzione significa garantire la libertà «come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nella sfera personale e affettiva». Così il nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso di insediamento. Trenta minuti interrotti da 42 applausi. «La lunga crisi si è prolungata oltre ogni limite ed ha inflitto ferite al nostro Paese, ha aumentato le ingiustizie, prodotto emarginazione e solitudine», ha proseguito Mattarella. Il presidente è come «l’arbitro» – ha poi spiegato – «devo essere e sarò imparziale». Auspicando che «i giocatori lo aiutino con la loro correttezza». Mattarella ha ribadito la centralità del Parlamento, bocciando l’eccesso di ricorso alla decretazione d’urgenza e invitando «la più alta percentuale di donne e tanti giovani parlamentari» a «dare un contributo positivo». Infine, sul terrorismo, il ricordo di Stefano Tachè, bimbo ebreo ucciso nel 1982 davanti alla Sinagoga di Roma.
Le reazioni
Quasi unanime il plauso (anzi i 42 applausi) al discorso di insediamento del presidente Mattarella. Poche le chiusure, soprattutto dalla Lega, molte le aperture di credito, anche dal M5S, con Beppe Grillo che per lettera e su twitter ha dato il benvenuto al nuovo presidente. Segnali positivi anche da Silvio Berlusconi, presente al Quirinale. Il leader di Forza Italia si è mostrato scherzoso e ha ribadito la fiducia in tutti, da Verdini allo stesso premier Renzi (definito «birichino») cui ha mandato a dire che sul Patto del Nazareno c’è una riflessione in corso, ma che verranno votati solo i provvedimenti di cui si è convinti, senza ulteriori aperture di credito. In serata Renzi – che ha molto elogiato le prime uscite di Mattarella – ha invitato Berlusconi a cogliere l’occasione di «mettere il cappello sulle riforme». Mostrando però di voler procedere senza guardare in faccia a nessuno.
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3 Febbraio 2015
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