DEGRADO CAPITALE
10:21 pm, 1 Febbraio 15 calendario

Business delle baracche tra gli acquedotti romani

Di: Redazione Metronews
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ROMA C’è una città invisibile che continua a crescere a ridosso delle vestigia della Roma antica, nonostante le denunce dei residenti. Baracche costruite dalla notte al giorno sotto la medievale Torre del Fiscale e tra l’acquedotto Claudio e l’acquedotto Felice. Uno sviluppo senza controlli, anche su terreni comunali e sottoposti (sulla carta) a vincoli severissimi.
La mappa del degrado, nel quartiere di Tor Fiscale, conta almeno sette aree dove sono sorte le baracche o nelle quali sono stati occupati vecchi capannoni pericolanti. La zona comprende una porzione del Parco regionale dell’Appia Antica (il parco di Torfiscale), che in passato ha già scontato le conseguenze dell’abusivismo. Qui nell’inverno del 2013 quattro bambini di etnia rom persero la vita in un rogo scaturito da un focolare acceso per combattere il freddo. In questi giorni residenti e i fruitori del parco hanno raccolto oltre 200 firme e sono diversi gli esposti e le denunce presentati al Municipio VII, al Comune, alla Polizia municipale.
Addentrandosi nei vicoli gli occupanti ammettono che molte baracche sono affittate (il prezzo va dai 150 ai 400 euro) e dietro questo business c’è un italiano, ex abusivo e oggi residente in un alloggio popolare, che gestisce le pigioni. «Ci sono circa 250 persone che vivono in queste condizioni» spiega un residente, e girando per queste strade nonostante gli insediamenti siano ben mimetizzati, è lecito supporre che la cifra sia per difetto. Catapecchie senza fognature, che alimentano rischi igienico-sanitari, senza contare l’aumento di furti in casa e automobili depredate durante la notte, come lamentano da tempo gli abitanti di Tor Fiscale.
PAOLO CHIRIATTI

1 Febbraio 2015
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