Torino/Caso Musy
5:06 pm, 28 Gennaio 15 calendario

Ergastolo a Furchì per l’omicidio Musy

Di: Redazione Metronews
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TORINO «Sono innocente, è un’ingiustizia». Sono le poche parole pronunciate da Francesco Furchì prima di lasciare l’aula dopo che la Corte d’assise di Torino lo ha condannato ieri all’ergastolo per l’omicidio del consigliere comunale dell’Udc Alberto Musy. 
Durante la lettura del dispositivo, Furchì ha scosso più volte la testa in segno di disapprovazione ed ha esclamato rivolgendosi ai suoi avvocati «Non è giusto». 
A due anni esatti dal suo arresto ieri la Corte d’assise ha messo il primo punto fermo di una vicenda che ha scosso la città di Torino. Furchì si è sempre professato innocente, ma ieri i giudici hanno accolto l’impianto accusatorio della procura.
Nella sentenza sono state anche riconosciute provvisionali per un milione e 200 mila euro alla famiglia di Alberto Musy. Assegnate anche provvisionali al Comune di Torino (30 mila euro) e all’Università del Piemonte Orientale, dove lavorava lo stesso Musy per  83 mila euro.
 
La moglie di Musy: “Ora so cosa dire alle mie figlie”
«Finalmente so cosa dire alle mie bambine quando torno a casa»: a parlare è Angelica Corporandi d’Auvare, moglie di Alberto Musy. La donna ha spiegato di non essere affatto stupita dal verdetto: «me l’aspettavo. Per tutti noi è una liberazione, ora possiamo tornare a vivere». Gli fa eco il suo avvocato, Gianpaolo Zancan: «Questa sentenza rende giustizia a una famiglia che ancora sta soffrendo». 
Delusi gli avvocati di Francesco Furchì che annunciano ricorso in appello. «Non è stato un omicidio premeditato come sostiene l’accusa – dice l’avvocato Gaetano Pecorella – ma un delitto casuale e improvviso che non può essere certamente attribuito al nostro assistito. Questo è anche quanto emerge dagli atti di indagine». 
La scheda dei fatti
L’agguato ad Alberto Musy avviene il 21 marzo 2012 nell’androne della sua abitazione in pieno centro a Torino.
Il killer spara 5 colpi. Uno colpisce Musy alla testa e il consigliere dell’Udc entra in coma.
Nel gennaio 2012 Francesco Furchì viene arrestato con l’accusa di essere l’attentatore. Inizia il processo. Nell’ottobre 2013 Musy muore.
REBECCA ANVERSA
 

28 Gennaio 2015
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