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6:50 pm, 27 Gennaio 15 calendario

Per le famiglie è arrivata una stangata da 324 euro

Di: Redazione Metronews
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ROMA Gli aumenti delle tariffe nazionali e locali registrate nell’ultimo anno hanno prodotto nel 2014 una stangata da 324 euro a famiglia. Lo sostiene il Codacons, che ha elaborato i dati sulle maggiori spese dei cittadini per la fornitura dei servizi essenziali. «In testa alla classifica dei rincari dell’ultimo anno – spiega il Codacons – troviamo i rifiuti, le cui tariffe su tutto il territorio hanno subito aumenti medi del +15% rispetto all’anno precedente, comportando un maggior esborso di circa 44 euro a nucleo familiare».
Acqua alle stelle
Pesante anche l’incremento dell’acqua (+6%) e dei servizi sanitari (5,2%). I trasporti (urbani e ferroviari) segnano invece un incremento medio del 2,9% rispetto al 2013. A tali voci – prosegue il Codacons – si aggiungono anche i servizi principalmente fruiti dai cittadini, come banche, assicurazioni e professionisti. A sorpresa nel 2014 hanno subito una lieve riduzione i costi della Rc-auto, mentre per i servizi bancari si è speso di più rispetto al 2013. Anche mense e rette scolastiche hanno comportato un maggior esborso per le famiglie (+48 euro l’anno), mentre il settore energetico ha fatto registrare tariffe in calo grazie al petrolio meno caro. I principali aumenti che hanno colpito gli italiani nel 2014, secondo il Codacons, sono stati per: autostrade +16 euro, trasporti +89 euro, rifiuti +44 euro, acqua +38 euro, sanità +54 euro, banche +28 euro, professionisti +99 euro e istruzione +48 euro.
Zanini: “Il bonus sbriciolato”
«Gli aumenti abnormi delle tariffe dei servizi di pubblica utilità hanno rapidamente più che assorbito il bonus da 80 euro voluto dal governo Renzi». Lo sottolinea Mauro Zanini, vice presidente della Federconsumatori.
Secondo una vostra ricerca, in dieci anni le tariffe sono aumentate il doppio dell’inflazione e gli aumenti più pesanti si sono avuti dal 2008 al 2014, in piena crisi…
Lo scorso anno l’inflazione è stata sul 10%, mentre le tariffe dell’acqua sono cresciute del 51%. Questi aumenti non trovano giustificazione in un quadro che oggi ci vede in piena deflazione e con servizi pubblici inefficienti.
Voi lanciate l’allarme per ulteriori aumenti in arrivo dopo i tagli agli enti locali.
Presumibilmente l’acqua aumenterà ancora del 5 o 6% e la Tari sino al 4%. Altri aumenti arriveranno, ad esempio, per i trasporti dei pendolari. Noi chiediamo che il prossimo aprile siano almeno confermate le diminuzioni delle tariffe energetiche e si proceda ad un generale restyling di alleggerimento delle bollette.
Le famiglie sono allo stremo, voi infatti parlate di una situazione che si è fatta davvero insostenibile.
La cartina di tornasole è il fenomeno della morosità. Lo scorso anno per acqua e corrente è aumentata del 20%, raggiungendo quote a due cifre in alcune Regioni. In particolare la morosità che colpisce le famiglie sta creando gravissime tensioni nei condomini con impianti centralizzati, dove per non interrompere le forniture i conti non pagati si stanno scaricando sugli altri abitanti del palazzo.
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27 Gennaio 2015
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