No Tav, 47 condanne per l’attacco del 2011
TORINO Quarantasette condanne per un totale di circa 145 anni di carcere e sei assoluzioni (l’accusa ne aveva chiesti 193). La pena più alta è di 4 anni e 6 mesi. Si è chiuso così a Torino il maxi processo ai No Tav per gli scontri del 2011 in Valle di Susa. Gli imputati erano accusati a vario titolo di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, in seguito agli episodi del 27 giugno e 3 luglio 2011, quando i manifestanti si scontrarono con le forze dell’ordine al cantiere di Chiomonte.
La sentenza è stata letta dal giudice Quinto Bosio nell’aula bunker delle Vallette. La lettura della sentenza è durata oltre un’ora, al termine della quale gli imputati hanno tentato di leggere un comunicato. Appena hanno notato che i giudici si stavano allontanando, hanno cominciato a gridare “vergogna”. I No Tav sono stati condannati anche a pagare provvisionali alle parti lese e parti civile, tra cui i ministeri di Interno, Economia e Difesa: si parla di una cifra intorno ai 150mila euro.
«Questa sentenza infligge condanne spropositate e riconosce provvisionali assurde in totale assenza di prove»: ha commentato Gianluca Vitale, uno dei legali degli imputati nel processo agli attivisti No-Tav. Alcuni legali degli imputati hanno annunciato che faranno ricorso.
REBECCA ANVERSA
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