DIVORZIO BREVE
6:16 pm, 26 Gennaio 15 calendario

In Comune ci si separa in trenta giorni con 16 euro

Di: Redazione Metronews
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ROMA Da Nord a Sud, il disegno di legge sul divorzio-separazione cosiddetto “breve” – che accelera/semplifica l’iter della fine del matrimonio con una firma apposta dai coniugi davanti ad un avvocato o al sindaco – ha  fatto registrare,  a poco più di un mese dalla sua approvazione, un gran numero di richieste. Anche se non ancora tutti i Comuni hanno attrezzato le proprie anagrafi per attivare il servizio, dal Veneto alla Sicilia sono decine le domande pervenute ed “evase”.
Milano capofila
L’anagrafe comunale di Milano – la prima ad attivare in Italia il servizio l’11 dicembre 2014 – in poche settimane ha fatto 96 appuntamenti tra separazioni e divorzi. «Si tratta -ci spiegano da Milano – soprattutto di coppie italiane, soprattutto separati da molti anni che oggi hanno la pissibilità di divorziare in 30 giorni al costo di 16 euro». Oltre ad una significativa riduzione dei tempi d’attesa, infatti, il vantaggio del nuovo sistema sta nell’economicità della pratica: 16 euro. Il procedimento, consente alle coppie che non hanno figli né patrimoni da dividere di sciogliere la propria unione con la compilazione di un modulo e la successiva registrazione da parte del comune di residenza dell’avvenuto scioglimento. Niente da fare per le coppie che, con figli minori o qualche divergenza patrimoniale, si presentano lo stesso direttamente in comune per accedere alla pratica “semplificata”. In questa eventualità, infatti, niente può essere fatto per sciogliere il vincolo, dato che la legge impone la cosiddetta “negoziazione assistita”, ovvero un accordo scritto, preparato con l’assistenza di due legali, uno per parte, che viene poi trasmesso alla Procura entro dieci giorni per un parere favorevole o contrario.  
 
SERENA BOURNENS

26 Gennaio 2015
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