Il coraggio del campione che ha ispirato Angelina

CINEMA Dopo due anni di parole e anticipazioni, dopo fiumi di pubblicità, dopo  il  lancio promozionale dell’incontro con Papa Francesco, giovedì  arriva in sala in Italia “Unbroken”, la storia di resistenza e  vittoria di Louis Zamperini, campione olimpico ma campione soprattutto nella vita perchè sopravvissuto alla guerra, agli squali per 47 giorni in mare e alle torture nel campo di prigionia giapponese. Come racconta la Jolie: «Riuscì in ciò in cui ogni uomo deve cercare di farcela: non soccombere davanti agli ostacoli che ci si trova davanti. Lui era un uomo che durante la prigionia insegnava agli altri le ricette italiane della madre per tenerli su, un uomo che tentava di far sentire tutti speciali. Un eroe ma la cui vita, tra l’altro piena di scelte sfortunate, può insegnare che tutti siamo speciali, che abbiamo dentro un’energia che dobbiamo solo riconoscere e usare. Che è anche il messaggio che io tento di far arrivare ai miei figli in un mondo in cui c’è davvero bisogno di speranza».
Tirato fuori dalle pagine di Laura Hillenbrad, con sceneggiatura firmata dai fratelli Coen e con Zamperini che ha la faccia dell’inglese Jack O’Connell, “Unbroken” è una storia che  «non si poteva non raccontare», dice la Jolie che non sapeva neppure che l’atleta-soldato abitasse a un passo da lei. Ironia delle coincidenze per un uomo che, racconta la Jolie, «è riuscito a vedere il film sulla sua vita solo in ospedale, giusto poco prima di morire». E ora l’attesa è per la notte degli Oscar cui il film partecipa con tre candidature  tecniche.  
SILVIA DI PAOLA