terrorismo
5:30 pm, 22 Gennaio 15 calendario

L’Occidente fa muro contro la Jihad

Di: Redazione Metronews
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LONDRA Le diplomazie occidentali e del mondo arabo moderato si sono riunite ieri a Londra per affinare la strategia contro l’Isis: a Lancaster House, a pochi passi da Buckingham Palace, si sono ritrovati i 21 ministri degli Esteri del comitato ristretto del fronte anti-jihadisti, a cui aderiscono una sessantina di Paesi. Ci vorrà un anno o due per «espellere» i miliziani del Daesh (l’acronimo arabo di Isis) dalle porzioni di territorio che hanno occupato, a cavallo di Iraq e Siria, ha detto il ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, prima della riunione. La strada imboccata, ha aggiunto, è quella giusta, anche perché l’Isis sembra aver perso la spinta propulsiva sul terreno, ma molto resta ancora da fare: arginare innanzitutto il flusso di fanatici che si uniscono alle fila dei jihadisti, tagliare i rifornimenti e rispondere a una «retorica» che fa ancora tanti proseliti. Ovviamente un tema centrale della riunione è stasto quello dei “foreign fighters”: sarà creato un gruppo di lavoro per lo scambio di informazioni sui loro movimenti.  
 
Infiltrazioni in Italia
Proprio da Londra il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha confermato che l’Italia è a rischio «infiltrazioni» di terroristi dall’immigrazione jihadista e che è un potenziale obiettivo anche «per il richiamo dei simboli della cristianità». Il titolare della Farnesina ha però ribadito con forza che «confondere terrorismo e immigrazione, oltre che un regalo al terrorismo, è un’idiozia». «Il che non esclude», ha aggiunto Gentiloni, «che nella situazione odierna non ci possano essere rischi, sui quali per fortuna vigilano i nostri servizi di intelligence». Su Facebook, il segretario della Lega Salvini giudica «gravissime» le dichiarazioni del ministro degli Esteri, parole «che meritano immediate spiegazioni in Parlamento, il blocco di Triton e di ogni nuovo sbarco».Intanto, il Consiglio dei ministri sui temi della lotta al terrorismo  è stato rinviato a mercoledì 28 gennaio.
Un arresto a Catania
 
 Un albanesedi 30 anni è stato arrestato all’aeroporto di Catania: voleva salire su un volo per Londra con documenti falsi e sulla pen drive aveva foto di altre carte d’identità contraffatte e alcuni scatti che lo ritraevano con un mitra in mano.
 
In Belgio Il Musée Hergé di Louvain-la Neuve ha rinunciato a inaugurare la programmata mostra per rendere omaggio a Charlie Hebdo.
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22 Gennaio 2015
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