Da J-Ax il manifesto per tutti i perdenti
MUSICA “Sono sempre stato un pesce fuor d’acqua… A scuola, ero quello bullizzato perché mi piacevano i computer e i fumetti e non il calcio o lo scooter… Io sono quello della frazione di 1.738 abitanti, io sono quello che veniva cacciato dalle discoteche perché sembravo un punkabbestia e dai centri sociali perché ero un tamarro. Sono un looser e tutte le mie esperienze e le sconfitte da loser mi hanno indicato come arrivare qui». Parola di J-Ax, che così, in un trailer postato su Youtube J-Ax, ha esposto la filosofia del suo nuovo album, “Il bello d’esser brutti”, in uscita il 27 gennaio.
«Questo disco mi mette a nudo come non mai», sottolinea il rapper. Nelle 20 tracce, mix tra generi differenti (rap, rock, reggae, punk, pop, soul e indie), collaborazioni con Fedez (suo socio nell’etichetta Newtopia), Club Dogo, Nina Zilli, Neffa e Max Pezzali. L’album è stato anticipato dal singolo “Uno di quei giorni” feat Nina Zilli, il cui video ha già superato il mezzo milione di visualizzazioni. Il nuovo album sarà seguito in primavera da un tour, che ha già stabilito un record: J-Ax sarà il primo artista a fare cinque concerti (già sold out) in un mese all’Alcatraz di Milano.
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